da La Repubblica del 23.6.99

ROMA - Cerimonia di insediamento, ieri a Roma, per il nuovo Avvocato generale dello Stato, Plinio Sacchetto, alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi, del Presidente del Consiglio D'Alema e di tutte le più alte cariche dello Stato.
Una cerimonia breve, durata in tutto non più di 40 minuti, con il discorso del nuovo capo dell'avvocatura introdotto da un intervento del Presidente del Consiglio. "L'Avvocatura - ha detto tra l'altro Sacchetto - non doveva e non deve essere lo strenuo difensore del potere pubblico, ma lo strumento di una verifica e di un approfondimento per cui a volte è necessario il ricorso alle vie giudiziarie per raggiungere, nel comune interesse delle parti, l'interpretazione delle norme più corrispondente alla volontà del legislatore. E a questa interpretazione l'Avvocatura deve portare l'Amministrazione ad adeguarsi, mettendo meglio a fuoco la sua azione ed i suoi procedimenti".
"L'Avvocatura - ha aggiunto Sacchetto - ha un gravissimo compito da svolgere e una peculiarità tutta sua: il compito è quello di assicurare l'uniformità dei comportamenti affinché sia attuato anche nel campo dei procedimenti amministrativi il fondamentale precetto costituzionale dell'eguaglianza; la peculiarità è data dal fatto che il garante è accanto e non sopra i soggetti la cui uniformità di comportamenti va garantita".
Padovano, 69 anni, Plinio Sacchetto è nell'Avvocatura da circa quarant'anni: il concorso con il quale è diventato Avvocato dello Stato è del '60, e da allora Sacchetto ha prestato servizio a Venezia e a Roma. Dal marzo '78 è stato Avvocato distrettuale dello Stato a Venezia e dal giugno '91 sino all'aprile di quest'anno, quando ha assunto le funzioni di capo, ha ricoperto le funzioni di vice Avvocato generale dello Stato. Laureato in giurisprudenza nell'Università di Roma, Sacchetto è stato anche, in due distinti periodi tra il '74 ed il '90, professore di Istituzioni di diritto pubblico, prima all'Università di Venezia poi a Udine.