Cossiga: un errore bloccare l'indulto 

da La Stampa del 23.5.99

ROMA
"Sospendere il cammino della legge sull'indulto significa non comprendere quale in questo momento debba essere una seria politica antiterrorismo, senza la quale l'uso dei mezzi di polizia e di giustizia è del tutto inefficace". Il senatore a vita Francesco Cossiga non è favorevole all'ipotesi di un accantonamento dei progetti volti alla concessione di un provvedimento di clemenza nei confronti degli ex militanti della lotta armata in conseguenza dell'omicidio del professor Massimo D'Antona.
"Approvare l'indulto - sostiene l'ex Capo dello Stato - significa chiudere un periodo di storia civile del Paese. Interrompere l'indulto significa lasciarlo aperto, dando un segnale negativo a quelle vaste zone di dissenso radicale, dai Cobas ai Centri sociali, dalle frange della vecchia Autonomia a Via dei Volsci e sospingerli a forme di comprensione che domani potrebbero essere addirittura di complicità con le nuove Br".
Una analisi di "estrema lucidità" sulla quale concordano anche i parlamentari di An, Enzo Fragalà, Nino Lo Presti e Alberto Simeone. E, sull'altro fronte politico, anche Ersilia Salvato invita ad andare avanti.
Osservano i parlamentari di Alleanza nazionale: "L'indulto è l'unico modo per chiudere realmente con una stagione che ha ancora grandi zone d'ombra a cominciare dagli irriducibili che ora riappaiono e da tutte quelle verità inconffessate da chi teme pene eccezionali non in linea con il principio di proporzionalità della pena".
Aggiunge Salvato, già eletta nelle file di Rifondazione, poi schieratasi con Armando Cossutta, per passare in seguito nel gruppo dei Democratici di sinistra: "La legge deve andare avanti; e già si è sbagliato a non chiuderla rapidamente in questa legislatura. Oggi ci sono tutte le condizioni politiche perché lo Stato chiuda per sempre i conti con quella stagione".
Insieme all'amnistia e alla grazia, l'indulto è uno dei provvedimenti di clemenza previsti dalla Costituzione (articolo 79). Le sue caratteristiche di provvedimento generale e l'effetto sull'estinzione delle pene, hanno fatto sì che fosse spesso indicato come lo strumento legislativo più adeguato per ''chiudere'' il capitolo degli anni di piombo. Infatti, l'indulto è provvedimento generale che può essere concesso soltanto con legge del Parlamento, approvata con una maggioranza di due terzi dei componenti di ciascuna Camera in ogni suo articolo e nella votazione finale. A differenza dell'amnistia, che pure è un provvedimento generale, l'indulto non estingue il reato: condona in tutto o in parte la pena o la commuta in una pena di specie diversa. Ovviamente, l'indulto non può essere applicato ai reati commessi successivamente alla presentazione del provvedimento. Applicato agli ex terroristi, l'indulto - come spiega Nichi Vendola, Prc, relatore di una proposta di legge - avrebbe l'effetto di cancellare quel "surplus" di pena, previsto dalla legislazione d'emergenza.
[r. int.]