'Pacchetto sicurezza' vicino al varo: dalla maggioranza via libera al governo 

da Il Giornale di Sicilia del 23.9.99

ROMA. Sui temi della sicurezza le nuove proposte del Governo trovano il via libera della maggioranza. Dopo due giorni di vertici gli emendamenti elaborati dai ministeri dell'Interno e della Giustizia al pacchetto sicurezza, ora all'esame della commissione Giustizia della Camera, hanno ricevuto un sostanziale consenso da parte di tutte le forze del centrosinistra. Numerosi i punti affrontati: primo fra tutti l'inserimento in finanziaria di oltre mille miliardi da destinare ai dicasteri dell'Interno e della Giustizia per aumentare la presenza delle forze dell'ordine sul territorio e incrementare l'organico di magistrati e personale ausiliario. Governo e maggioranza hanno, quindi, discusso della necessità di modificare la legge Simeone, 'solo però sul punto della notifica' e di non toccare in alcun modo la Gozzini. Ma è stato trovato un accordo anche su misure come quella di informatizzare il casellario giudiziario e sperimentare l'uso del braccialetto elettronico per chi è in libertà vigilata. È piaciuta poi a tutti anche l'ipotesi di limitare drasticamente i casi di ricorso in Cassazione ('diventato ora solo un modo di allungare sine die i tempi del processo') e di ipotizzare che, per particolari reati di grave pericolosità sociale, se la sentenza di appello è 'fotocopia' di quella di primo grado, l'esecutività della pena sia anticipata, in attesa della sentenza della Cassazione. Il capogruppo dei Verdi alla Camera, Mauro Paissan, ha proposto una 'diversa politica sulle droghe. Metà dei detenuti italiani ha a che fare con la tossicodipendenza e questo deve farci riflettere. Sappiamo che il problema è scottante anche all'interno della maggioranza. Ma dobbiamo assolutamente discuterne. Non possiamo rimuovere il problema'. Paissan ha poi definito 'molto seria e approfondita' la riunione e ha dichiarato che 'non c'è stata nessuna proposta di mettersi a sparacchiare al primo che passa per strada come ha fatto il Polo'. E mentre la maggioranza si confronta e si ricompatta, almeno formalmente, tra Ds e Polo c'è uno scambio di attacchi. Pietro Folena, numero 2 della Quercia, in occasione della presentazione della Festa nazionale dell'associazione 'Viveresicuri' (che si svolgerà a Palermo da domani al 3 ottobre), stigmatizza le oscillazioni del centro-destra in tema di sicurezza. 'In queste ore - dice Folena - il Polo sta offrendo una sarabanda di proposte sconclusionate, una rincorsa affannosa e grottesca'. Poi il coordinatore della segreteria Ds aggiunge: 'Noi non vogliamo copiare la destra riguardo alla lotta la crimine. Il nostro è un approccio di sinistra: che tiene conto dei fattori sociali che alimentano la criminalità. L'approccio di chi crede nel recupero urbanistico, sociale e ambientale come contributo alla soluzione del problema. Ma dal Polo non mancano le controrepliche immediate e altrettanto aggressive. Così Maurizio Gasparri (An) parla di una maggioranza che 'brancola nel buio, passando da seminari a riunioni e puntando soltanto su pseudoformule di carattere giudiziario'. Per il leader del Ccd, Pierferdinando Casini, invece le proposte del governo contro il crimine sono 'in parte buone e in parte solo di immagine, ma tutte comunque ancora da verificare'. Sferzante poi il commento all'azione dell'esecutivo di Alfredo Biondi (Forza Italia): 'Quando la sinistra va al governo - dice il vicepresidente della Camera - diventa autoritaria e forcaiola. Il cittadino perde i suoi diritti se è innocente e viene sommerso di garanzie quando diventa colpevole'.