Per i giudici di pace più vicine le competenze sui processi penali 

da Il Sole 24 ore del 23.9.99
 

ROMA — Via libera al giudice di pace penale. La commissione Giustizia del Senato ha approvato, ieri mattina, il disegno di legge che delega il Governo a dare ai magistrati onorari la competenza a giudicare i reati minori. Percosse, lesioni, ingiurie e diffamazioni finiranno davanti al giudice di pace che però non potrà infliggere sanzioni detentive ma soltanto pecuniarie o alternative (l’obbligo di dimora in casa, il lavoro a favore della collettività).
Il provvedimento andrà al più presto all’esame dell’Aula, forse già il 29 settembre. Con modifiche, già votate in commissione, come ad esempio l’aumento della copertura finanziaria che era stata abbassata dalla Camera, e altre che verranno invece proposte durante il dibattito in Assemblea. In primo luogo l’Aula dovrà correggere la situazione creata dal voto di martedì sera: per protestare contro l’atteggiamento della maggioranza in materia di indennità dei giudici di pace, il Polo, che intendeva aumentarle, ha tuttavia votato contro l’intero articolo (il 12) che fissa le indennità. Con la conseguenza che il testo adesso non attribuisce neppure una lira ai magistrati onorari. «È stato solo un segnale di protesta» minimizza il senatore Ettore Bucciero (An).
Il relatore del provvedimento, Elvio Fassone, presenterà dunque l’emendamento per ripristinare l’articolo in questione. Che, nel testo arrivato al Senato dalla Camera, prevede i seguenti compensi: sia per il civile che per il penale i giudici di pace riceveranno 70mila lire a udienza (anche non dibattimentale) per un massimo di 10 udienze al mese. Più 110mila lire per sentenza o verbale di conciliazione. A queste indennità vanno aggiunti i compensi stabiliti dal disegno di legge Carotti sul rito monocratico (all’esame del Senato): 20mila lire per ogni decreto ingiuntivo e una somma che va da 250mila a 750mila lire al mese per i coordinatori degli uffici.
La maggiornanza — le cui assenze martedì sera hanno consentito il pasticcio sulle indennità — ha ieri votato e approvato, in commissione, anche l’emendamento del presidente Michele Pinto che ripristina la copertura finanziaria nella versione più ampia: 16 miliardi per il ’98, 39 miliardi per il ’99 e 97 miliardi dal 2000 in avanti. Gli stanziamenti, oltre a pagare le indennità, serviranno anche allo svolgimento dei corsi di formazione dei giudici di pace che dovranno occuparsi, per la prima volta, della materia penale.
Il disegno di legge elenca in primo luogo una serie di reati del Codice (sia contravvenzioni che delitti) da trasferire al giudice onorario: percosse, lesioni, omissione di soccorso, ingiuria, diffamazione, ubriachezza, deturpamento di cose, invasione di terreni e altri. Ma al magistrato onorario andranno pure quei reati previsti da leggi speciali che siano puniti con una pena non superiore a quattro mesi e che non presentino particolari difficoltà interpretative o di indagine.
In ogni caso le pene detentive dovranno essere sostituite da sanzioni pecuniarie oppure da misure alternative al carcere. La delega incarica il Governo di mettere a punto le sanzioni, con il limite che quelle pecuniarie non superino i cinque milioni di lire. Nei casi più gravi il giudice di pace potrà ricorrere alle misure alternative: il lavoro sostitutivo per non più di sei mesi e la permanenza in casa per un massimo di 45 giorni. Il rito davanti al magistrato onorario sarà caratterizzato da speditezza e informalità; le indagini verranno svolte dalla polizia giudiziaria (presso il giudice di pace non esiste il pubblico ministero) mentre in udienza l’accusa sarà rappresentata da un Pm togato, da ufficiali di Pg o, infine, da un legale designato dal Pm.
Roberta Miraglia