Vigna: provocazione divertente, ma i criminali non sono auto 

da Il Corriere della sera del 24.4.99

MILANO - Ride di gusto Piero Luigi Vigna. E senza sforzo. Perché «la provocazione intellettuale di D'Ambrosio è sicuramente divertente, non c'è che dire». Ma soprattutto perché alla «provocazione» del Procuratore aggiunto di Milano, il Procuratore nazionale antimafia sceglie di rispondere con altrettanto aguzzo sarcasmo: «La rottamazione lasciamola fare ai concessionari o alle industrie automobilistiche. I criminali sono altra storia. E poi, diciamocelo francamente, lo Stato non può sbracare». 
Esclude che possa funzionare? Che uno sconto di pena possa almeno assicurare la certezza dell'esecuzione della pena? Incentivare le costituzioni? 
«Innanzitutto gli sconti di pena già esistono. Ma a determinate e irrinunciabili condizioni, quali la confessione e la rottura dei legami con il proprio gruppo criminale di appartenenza. Ora, a nessuno sfugge che sono ancora molti i latitanti nel nostro Paese, nonostante gli sconti. E questo vorrà pur dire qualche cosa». 
Cosa? 
«Che chi si sottrae alla giustizia, soprattutto se è un criminale di spessore, non se ne va in vetta a un monte a contemplare la natura o ad attendere la clemenza dello Stato. Il latitante è strutturalmente dedito alle attività del gruppo cui appartiene e gli interessi che gli consigliano la latitanza sono evidentemente superiori alla prospettiva di consegnarsi alla giustizia per scontare una pena ridotta. No, credo proprio che l'unica ragionevole strada su cui persistere sia quella già intrapresa: una costante pressione di magistratura e autorità di polizia che limiti l'attività dei latitanti, facendogli mancare spazio di manovra». 
D'Ambrosio si riferiva soprattutto al problema della cosiddetta micro-criminalità. 
«Non credo che il discorso cambi di molto». 
Perché? Neppure la «rottamazione» del topo di appartamento la convince? 
«Benissimo, prendiamo i furti in appartamento. Se non sbaglio il 95 per cento di questi reati restano di autore ignoto. Dunque, impuniti. Per non parlare, evidentemente, degli scippi, dei danneggiamenti, dei furti d'auto e via dicendo. Ora, per quale motivo un ladro che sa di avere 95 possibilità su 100 non solo di non scontare la pena ma di non essere neppure identificato si dovrebbe presentare un bel giorno in tribunale dicendo: Eccomi qui, il ladro sono io, fatemi fare un po' di galera ridotta. Quel ladro fa un altro ragionamento». 
Quale? 
«Si fa un altro appartamento e poi un altro ancora. E non c'è davvero rottamazione che lo trattenga». 
C. B.,