Risarcimenti
per infortuni: troppe disparità tra Nord e Sud
da Il Mattino del 24.4.99
Magistratura e avvocatura dicono no al progetto di riforma proposto
dall’Isvap, l’ente di vigilanza sulle compagnie di assicurazioni. È
quanto emerge dalla prima giornata dei lavori del convegno internazionale
sul tema «Risarcimento integrale del danno alla persona». Organizzato
al Maschio Angioino dall’associazione «Valore Uomo» e presieduto
dall’avvocato Giuseppe Mazzucchiello, il congresso intende fornire un contributo
per stemperare le polemiche sui criteri adotatti per la liquidazione del
cosidetto danno biologico. È stata così bloccata l’iniziativa
dell’Isvap, l’ente che ha costituito una commissione di studio con il compito
di redigere un progetto di legge che disciplini la questione relativa al
risarcimento dei danni subiti dagli infortunati. La proposta di legge è
ritenuta dal mondo giuridico in aperta contraddizione con i principi costituzionali
di tutela dei diritti dell’uomo e «non garantisce - ha sottolineato
il professore Massimo Bianca - il risultato atteso da tutti di un totale
risarcimento del danno».
Il magistrato Giovanni Battista Petti ha auspicato una riforma legislativa
per una migliore tutela degli infortunati. Per i danni più gravi
le valutazioni, secondo l’avvocato Mazzucchiello, che ha aperto i lavori,
dovrebbero essere più flessibili, affinché «comparando
il caso concreto al caso astratto, il magistrato possa motivare eventualmente
il ricorso ad un correttivo personalizzato». Giudicata comunque assurda
la differenza di trattamento di casi simili valutati dallo stesso tribunale:
una disparità - si fa notare - che spesso è ancora più
evidente se il giudizio viene trattato al Nord anziché al Sud.
Sulla correlazione tra il danno biologico e il danno ambientale si
è soffermato l’avvocato Maurizio De Tilla, sottolineando che «il
danno ambientale attualmente è limitato da una legge dell’86, che
tutela solo i Comuni ed alcuni enti nel diritto al risarcimento del danno,
e non il singolo soggetto che viene leso dall’inquinamento atmosferico».
Gli organizzatori hanno sottolineato che è stata scelta Napoli
come sede del congresso perché il capoluogo campano è la
culla della civiltà giuridica mediterranea ed è la città
dove è più forte la spinta del desiderio di rinnovamento
culturale in tutti gli ambienti intellettuali. All’incontro, che si è
svolto con il patrocinio del Senato, del Comune di Napoli, dell’Ordine
degli avvocati e del quotidiano Il Mattino, hanno partecipato, tra gli
altri: Francesco Landolfo, Mauro Criscuolo, Sergio Gallo, Leonardo Scionti,
Michele Magliulo, Arcibaldo Miller, Paolo Daneo, Massimo Franzoni, Carlo
Melchionna, Raffaele Ateniese, Fernando Bocchini, Antonio Valitutti, Mauro
Barni, Bartolomeo Quatraro, Ugo Dal Lago, Paolo Nesta, Daniele Giordano
e Mario Santoro.
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