Il “testamento” del presidente che si congeda a giugno «Mi raccomando: incontratevi e discutete più che potete»

da La Gazzetta del Sud del 24.4.99

ROMA – E' lo stesso Primo Presidente della Cassazione ad annunciare che a giugno, al termine del suo mandato per limiti di età, lascerà la Suprema Corte. E Ferdinando Zucconi Galli Fonseca ha scelto di accomiatarsi dai “suoi” consiglieri alla fine dell'Assemblea generale da lui indetta, la prima nella storia del “Palazzaccio” a occuparsi della funzione e del ruolo della Suprema Corte. «Vi sono grato per la vostra passione e partecipazione: credo che la Cassazione abbia fatto un piccolo passo avanti verso la considerazione comune dei suoi problemi. Mi raccomando: incontratevi e discutete più che potete, preparando le decisioni delle udienze rilevanti anche prima delle camere di consiglio». Pronto l'applauso dei consiglieri al suo “commiato” dopo che, già nella mattinata, il suo discorso aveva raccolto un grande consenso. L'Assemblea si è conclusa poco dopo le diciotto con l'approvazione di un documento – emendato in pochi punti dal plenum ma elaborato da consiglieri «stimatissimi» da tutti – che «segnala al Parlamento l'opportunità» di restringere l'ingresso dei ricorsi in Cassazione, tra l'altro, con la revisione dell'art. 111 della Costituzione e l' istituzione di un «sistema di filtri» che limiti le decisioni emesse in pubblica udienza e nel rito camerale penale utilizzi di più il contraddittorio in forma scritta. Al Csm è stato rivolto «l'invito» a coprire subito i posti vacanti. Inoltre all'organo di autogoverno dei giudici è stato chiesto di privilegiare, per l'ingresso in Cassazione, magistrati che abbiano svolto un periodo di formazione alla Suprema Corte, bocciando il metodo dei «concorsi virtuali» e soprattutto evitando che sia inviato al “Palazzaccio” chi è sottoposto a trasferimento d'ufficio. Insomma il Csm – come è stato detto durante l'assemblea – deve evitare che la «Cassazione sia il “rifugium peccatorum” di magistrati coinvolti in polemiche». E sul punto i consiglieri hanno “deciso” con applauso.