Punto
per punto le decisioni e le richieste al legislatore
da Il Sole 24 ore del 24.4.99
Pubblichiamo il documento approvato ieri dall’assemblea generale della
Corte suprema di Cassazione contenente le richieste legislative e organizzative
dell’assemblea stessa.
L’assemblea segnala al Parlamento e al Governo l’opportunità:
di una revisione dell’articolo 111 Cost. nel senso che — salvaguardando
il ricorso per cassazione per violazione di legge in via generale contro
le sentenze e sempre contro i provvedimenti sulla libertà personale
— sia prevista la possibilità per il legislatore ordinario di fissare
limiti alla proponibilità del ricorso;
di istituire un sistema di "filtri" che consenta alla Corte di decidere
in pubblica udienza, nel contradditorio delle parti, soltanto i ricorsi
che pongano questioni di diritto o di particolare rilevanza, prevedendo
un procedimento semplificato per gli altri ricorsi, e in particolare per
quelli con cui si denunzino vizi di motivazione;
di limitare le attribuzioni alla Corte di compiti estranei alla sua
funzione ordinamentale;
di inserire nell’articolo 375 Codice procedura civile i casi di manifesta
infondatezza e di manifesta fondatezza del ricorso;
di modificare il n. 5 dell’articolo 360 Codice procedura civile, limitando
il ricorso al caso di «mancanza o manifesta illogicità della
motivazione, quando il vizio risulta dal testo del provvedimento impugnato»;
di selezionare in senso riduttivo i provvedimenti penali impugnabili
con ricorso per cassazione, nel contesto di una più generale riforma
del sistema delle impugnazioni e del meccanismo della prescrizione dei
reati;
di semplificazione del rito camerale penale, con maggiore utilizzazione
del contradditorio in forma scritta;
di modificare l’articolo 93 dell’ordinamento giudiziario per consentire
la partecipazione all’assemblea dei magistrati della procura generale dell’ufficio
massimario e ruolo.
Invita il Consiglio superiore della magistratura:
a provvedere alla tempestiva copertura dei posti che si rendono vacanti;
2) a privilegiare i requisiti attitudinali e di merito nel conferimento
delle funzioni di legittimità, anche con riguardo all’immissione
in ruolo di avvocati e professori universitari; 3) a destinare periodici
seminari allo studio dei problemi relativi al funzionamento della Corte
di Cassazione.
Invita il ministro di Grazia e Giustizia:
ad assumere iniziative dirette ad agevolare l’accesso alla Corte di
Cassazione anche di magistrati provenienti da zone lontane da Roma, per
garantire il più ampio contributo di esperienze e professionalità.
L’assemblea generale della Corte di Cassazione delibera le seguenti
misure organizzative:
per evitare contrasti giurisprudenziali: 1) annotazione in calce al
ruolo di udienza della novità della questione o del contrasto giurisprudenziale;
2) raccolta organica dei relativi provvedimenti;
redazione di motivazioni concise, specie nei casi in cui la decisione
sia adottata in senso conforme a orientamenti già espressi, cui
viene fatto rinvio;
razionalizzazione dei compiti dell’Ufficio del ruolo e del Massimario
in funzione: 1) del miglioramento e dell’intensificazione dei rapporti
fra Massimario e Sezioni, per quanto concerne la classificazione dei ricorsi
e il loro esame preliminare, anche ai fini della formazione dei ruoli di
udienza; 2) di un’innovazione delle funzioni del Massimario, perché
possa operare come ufficio studi e formazione professionale, specie per
i magistrati destinati alla Corte, secondo le connotazioni tipiche del
giudizio di legittimità;
previsione tabellare e potenziamento dell’Ufficio stampa, con dotazione
di personale e strutture tecnologicamente appropriate;
valorizzazione delle specializzazioni per materie, nella formazione
dei ruoli delle udienze e nell’assegnazione dei ricorsi ai magistrati;
organizzazione della classificazione-spoglio dei ricorsi civili, secondo
i criteri dettati nell’ambito di ciascuna sezione, al fine di distinguere:
1) le udienze in cui siano trattati i ricorsi per la cui decisione sia
prevedibile una motivazione contratta (salva la decisione del collegio
sul tipo di motivazione); 2) le udienze "monotematiche", per i ricorsi
che pongano questioni giuridiche identiche o connesse o comunque collegate;
3) le udienze dedicate ai ricorsi che impegnino in modo rilevante il compito
di nomofilachia della Corte;
organizzazione della classificazione-spoglio dei ricorsi penali — previa
verifica della completezza del fascicolo da parte dell’Ufficio del ruolo
e del Massimario — per procedere alla selezione: 1) dei ricorsi facili,
destinati a decisione con motivazione contratta (per precedente, inammissibilità
o manifesta infondatezza); 2) di quelli inerenti a vizi di motivazione
del provvedimento impugnato; 3) dei ricorsi più impegnativi, concernenti
questioni giuridiche di particolare importanza, per i quali l’Ufficio del
ruolo e del Massimario dovrebbe collaborare con i magistrati addetti alla
classificazione sezionale per le opportune ricerche, per le relazioni e,
dopo la decisione, per l’immediata diffusione delle massime.
L’Assemblea auspica infine che il legislatore istituisca il Consiglio
giudiziario della Corte di Cassazione, nel rispetto del ruolo e delle funzioni
propri della stessa Corte, e propone che, in via transitoria, sia costituito
presso la Presidenza della Corte di Cassazione il Consiglio consultivo,
contemplato dalle tabelle da approvarsi dal Consiglio superiore della magistratura,
composto da 10 Consiglieri, designati dal primo Presidente su indicazione
dei Consiglieri di tutte le sezioni, rappresentativo di ciascuna di esse,
oltre i Presidenti titolari di sezione, nonché da 2 Sostituti Procuratori
generali designati di concerto con il Procuratore generale.
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