Precettazione pure per i professionisti
da Il Giornale di Sicilia del 24.2.99 ROMA. Dopo nove anni si cambia la legge che disciplina lo sciopero nei
servizi pubblici. È pronta, infatti, la bozza del disegno di legge
del ministro della Funzione Pubblica, Angelo Piazza, che modifica la 146
del '90. Il Consiglio dei ministri potrebbe approvarla in una delle prossime
riunioni. Ecco le principali novità in arrivo: estensione delle
nuove regole ai lavoratori autonomi, ai professionisti e ai piccoli imprenditori
che potranno anche essere precettati; misure per limitare il cosiddetto
'effetto annuncio' degli scioperi revocati all'ultimo momento e per evitare
un 'intasamento' delle agitazioni nello stesso settore; sanzioni più
pesanti in caso di violazione della legge; precettazione più incisiva
con la previsione di multe pesanti per i sindacati che non la rispettano.
Codici di autoregolamentazione per avvocati e autotrasportatori: ma anche
per i farmacisti o tassisti e, più in generale, per tutti quei lavoratori
autonomi il cui sciopero incide sulla funzionalità di servizi essenziali.
Anche i lavoratori autonomi potranno essere precettati: spetterà
alla Commissione di Garanzia promuovere l'adozione dei codici da parte
delle organizzazioni che rappresentano i lavoratori autonomi. Se mancano
o non sono valutati idonei, saranno gli stessi Garanti a deliberare una
regolamentazione provvisoria. I codici dovranno prevedere, tra l'altro,
il termine di preavviso (non inferiore a 10 giorni), la durata dello sciopero,
le motivazioni e le finalità dello sciopero. I lavoratori autonomi
potranno essere anche precettati. Fine dell''effetto annuncio': la revoca
spontanea dello sciopero proclamato e del quale sono stati informati gli
utenti, costituisce 'forma sleale di azione sindacale' e, pertanto, sarà
sanzionato dalla Commissione di Garanzia. A richiesta dei Garanti, le imprese
saranno tenute a fornire tempestivamente informazioni sugli scioperi (proclamazione,
revoca, sospensione, rinvio, ecc.). Sanzioni più pesanti e multe:
per i sindacati sono confermate le sanzioni già ora previste e cioè
la sospensione dei permessi sindacali e l'esclusione delle trattative.
Per i dirigenti che non informano i cittadini sulle agitazioni e non sanzionano
gli scioperi illegittimi sono previste multe, da 5 milioni a 50 milioni
a seconda anche del danno provocato ai cittadini. Multe anche per i 'ribelli':
i promotori di scioperi illegittimi, a cui non sono applicabili sanzioni
di tipo sindacale (perchè non partecipano alle trattative e non
hanno i permessi sindacali), saranno colpiti da multe da 5 milioni a 50
milioni. Precettazioni più efficaci: in caso di violazione della
precettazione le sanzioni andranno da 5 milioni a 50 milioni a seconda
della consistenza del sindacato. Potrà essere la stessa Commissione
di Garanzia a segnalare il pericolo di un grave ed imminente pregiudizio
ai diritti della persona provocato dallo sciopero. I Garanti potranno anche
partecipare al tentativo di coinciliazione da parte del governo o del prefetto.
Più potere ai Garanti: alla Commissione saranno attribuiti maggiori
poteri anche per svolgere una funzione preventiva e conciliativa sulle
controversie. Potrà adottare delibere che provvisoriamente individueranno
i servizi indispensabili in caso di sciopero, in mancanza di un accordo
tra le parti (o dei codici nel caso di lavoratori autonomi). Il ruolo degli
utenti: potranno agire in giudizio contro i danni provocati da uno sciopero
illegittimo. -
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