Cancellata
la Pretura: sindaco e avvocati promettono battaglia
da Il Mattino del 24.1.99
GIANNI CIUFO
La pretura di Minturno va in pensione. Infatti, nell’ambito della ristrutturazione
geografica della giustizia italiana, la strutturae sarà praticamente
disattivata, ed accorpata al Giudice Unico di Gaeta.
Quindi quella che era una degli organismi storici del sud pontino,
dal prossimo primo giugno non ci sarà piú. Nell’edificio
di via Luigi Cadorna rimarrà solo il Giudice di Pace e i locali
saranno sfruttati per mettervi gli uffici comunali.
Ma, la decisione assunta dai vertici giudiziari, ha creato una scia
di polemiche e anche di reazioni ufficiali da parte del Comune di Minturno.
E c’è chi promette battaglia.
Primo tra tutti, il sindaco Paolo Graziano che ha inviato una nota
al presidente del tribunale di Latina, nella quale tra l’altro, chiede
di utilizzare una struttura che è pienamente funzionante e che ha
tutti i requisiti per poter continuare ad essere sfruttata.
«L’iniziativa di accorpare la Pretura di Minturno con quella
di Gaeta -spiega Graziano- ovviamente non può lasciarci soddisfatti
e per questo che ho cercato di sensibilizzare il responsabile del Tribunale
del capoluogo pontino.
Nella lettera che ho inviato al presidente del Tribunale di Latina
ho spiegato come, questi accorpamenti, facciano perdere di qualità
l’iter della giustizia locale. Non bisogna dimenticare -ha continuato
il primo cittadino di Minturno- che la sede pretorile minturnese ha un
vasto bacino d’utenza, in quanto ha giurisdizione anche su altri Comuni
come Castelforte, SS.Cosma e Damiano e Spigno Saturnia».
Quindi, questa chiusura, secondo il sindaco comporterà una perdita
della qualità e dei disservizi, che si vanno ad aggiungere ai già
molteplici problemi che stanno incontrando in questi ultimi anni i procedimenti
giudiziari italiani.
«In particolare, dice ancora, ho chiesto al presidente del tribunale
di Latina che la sede della Pretura sia utilizzata in parte, in modo da
consentire agli operatori della giustizia di poterne usufruire, anche perchè
l’edifico non ha nulla da invidiare a nessuno altro.
Proprio negli ultimi tempi è stato messo a norma di legge, con
il rifacimento di tutti gli impianti».
E’ amareggiato il sindaco di Minturno Graziano, che comunque annuncia
altre iniziative in difesa del palazzo giudiziario soprattutto se si considera
il fatto che proprio in quelle zone il tasso di criminalità è
alto. Ma anche gli avvocati, che abitualmente operano nella sede pretorile
del sud pontino, sono seccati e sottolineano le difficoltà che potranno
verificarsi. Secondo alcuni legali questo accorpamento creerà dei
problemi, mentre altri ritengono che ci sarà uno slittamento del
trasferimento, per via dell’inadeguatezza della struttura di Gaeta. E gli
stessi avvocati non nascondono il proprio malumore per una disattivazione
che sembra destinata a cambiare i ritmi giudiziari dei procedimenti penali
e amministrativi dell’intero sud pontino. La pretura di Minturno, attualmente
sede staccata del Tribunale di Latina, è una delle piú antiche
della Regione Lazio. Diversi anni fa, il Comune aurunco, disponeva anche
del carcere, ubicato sotto l’edificio dove attualmente sorge il municipio.
La sede della Pretura, all’epoca mandamentale, era all’interno del Comune
minturnese, e lì vi rimase sino all’82, anno in cui fu realizzata
la moderna struttura di via Luigi Cadorna, che ora verrà smantellata.
Un altro pezzo storico di Minturno se ne va, con sommo dispiacere di
cittadini e amministratori locali, che stanno tentando di poter limitare
al massimo (magari con la permanenza di qualche ufficio) il trasferimento
dell’intera macchina giudiziaria.
|