Il
Csm apre un caso a Caltanissetta ‘Il giudice D’Orto va trasferito’
da Il Giornale di Sicilia del 24.6.98
CAlTANISSETTA. (rr) La prima commissione del Consiglio superiore della
magistratura ha avviato la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità
ambientale e funzionale nei confronti del presidente del Tribunale di Caltanissetta,
Placido d’Orto. La decisione è stata adottata con cinque voti favorevoli
e uno contrario, quello espresso dal consigliere ‘laico’
Franco Franchi di An. All’attenzione dei componenti della prima commissione
dell’organismo di autogoverno dei magistrati ci sono presunte pressioni
che il presidente del Tribunale di Caltanissetta avrebbe esercitato su
magistrati titolari di alcuni procedimenti. Sarebbero tre gli episodi di
‘indebita ingerenza’. ‘Mi dichiaro sorpreso e sconcertato - replica Placido
D’Orto -
della notizia relativa ad una procedura di trasferimento d’ufficio
per incompatibilità ambientale e funzionale che si assume iniziata
nei miei confronti da parte del Csm. Sono completamente all’oscuro di tutto,
e circa gli addebiti di cui alla notizia non sono stato mai sentito da
nessuna autorità competente, alla quale riferirne e documentarne
la assoluta falsità. Il Tribunale di Caltanissetta è stato
sempre diretto da me con estrema limpidezza e con uno spirito di sacrificio
riconoscito da tutti, che ha messo a repentaglio la mia stessa salute.
Le presunte pressioni su magistrati sono solo frutto di accuse fantasiose
e calunniose, indegne di chiunque ha a cuore e opera per una giustizia
vera e serena. La stragrande maggioranza dei magistrati del Tribunale di
Caltanissetta e il personale tutto sono stati diuturni testimoni del
mio impegno e della mia assoluta correttezza in ogni tempo e in tutte le
occasioni’. L’iniziativa del Csm potrebbe essere la conseguenza dell’indagine
della Procura di Catania sui presunti ‘processi lumaca’ al Tribunale di
Caltanissetta, che avrebbero portato alla scarcerazione per decorrenza
dei termini, di alcuni
accusati di mafia. Il malessere della giustizia nel Distretto giudiziario
nisseno era stato espresso dal procuratore generale nell’ultima cerimonia
dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Salvatore Celesti aveva posto
l’accento sul pericolo legato all’impossibilità di celebrare i processi
d’Appello agli imputati delle stragi di Cosa nostra e di alcuni omicidi
eccellenti di mafia.
Troppi i vuoti di organico (anche ai tribunali di Enna e di Gela),
tanto che i penalisti hanno scioperato per circa tre mesi (da gennaio a
marzo). La giustizia civile è prossima alla paralisi. Venerdì
scorso i civilisti avevano trovato l’aula dell’udienza collegiale occupata
dal collegio penale presieduto da Antonina Sabatino ed era scoppiato un
‘incidente’. Ieri l’assemblea
dell’Ordine degli avvocati ha chiesto una ispezione al Csm, in un documento
inviato al ministro di Grazia e Giustizia. Domani è attesa al Palazzo
di giustizia di Caltanissetta la visita del presidente della commissione
antimafia Ottaviano Del Turco. Redo Ruiz
|