Cassazione, è bufera sul pg Zucconi

da Il Messaggero del 24.7.98

ROMA - IL Csm è tornato ad occuparsi del caso Lupacchini, il giudice romano finito sotto indagine disciplinare e poi assolto per aver inserito in un documento processuale alcuni riferimenti procuratore generale della Cassazione, Zucconi Galli Fonseca. Era stato
quest’ultimo a chiedere al «tribunale dei giudici» di Palazzo dei Marescialli (che gli ha già risposto per due volte, con altrettante ordinanze, che la richiesta è «inammissibile») la correzione di alcuni passi della sentenza con la quale nel maggio scorso il giudice
Otello Lupacchini è stato assolto. 
L’incolpazione si basava sull’aver dato come acquisita, nelle motivazioni di un mandato di cattura a carico di esponenti della Banda della Magliana, la circostanza che sul cadavere di Danilo Abbruciati era stato rinvenuto il numero telefonico di Zucconi Galli Fonseca, nonché sull’aver omesso di verificare se effettivamente quel numero corrispondesse all’utenza telefonica del Pg. A Zucconi, che secondo il settimanale Panorama in edicola oggi, avrebbe in animo di dimettersi, non piacciono tre «passi» delle motivazioni della sentenza disciplinare. Sono passi che, a parere dell’alto magistrato, potrebbero anche essere frutto di «errore» nella stesura,
come tali correggibili. In particolare l’oggetto dei rilievi del Pg sono quelle parti della sentenza (scritta dal consigliere laico Gian Vittorio Gabri) nelle quali, con riferimento alle telefonate che il killer della banda della Magliana, Danilo Abbruciati, fece il 22 aprile 1982 e alla asserita «illeggibilità» del numero telefonico in questione, viene al contrario detto che non ci possono essere dubbi sulla «totale leggibilita» del numero. «La scheda del Motel Agip relativa alle conversazioni telefoniche interurbane di quel giorno - questa una delle sottolineature fatte nella pronuncia - indica con estrema chiarezza una telefonata di sei scatti teleselettivi con il numero 06.317.888». 
Per questo, la sezione disciplinare del CSM è tornata a riunirsi ieri pomeriggio per la quarta volta per discutere una nuova richiesta di correzione avanzata dall’alto magistrato, che avrebbe messo l’accento sul fatto che è in gioco anche la credibilità del ministro di Grazia e Giustizia, il quale lo ha sempre difeso. Come nelle precedenti volte, però, la maggioranza dei componenti dello speciale organismo di Palazzo dei Marescialli si è orientata a rispondere ancora una volta con un no.
Nella serata di ieri, è intervenuto lo stesso Galli Fonseca, smentendo di aver pensato alla dimissioni e ripetendo la sua totale estraneità a tutta la vicenda Abbruciati. Tuttavia, il capogruppo di Forza Italia in commissione Antimafia, Roberto Centaro, ha chiesto le dimissioni dello stesso Galli Fonseca e del Guardasigilli Flick: «La decisione della disciplinare del Csm ha dimostrato incontrovertibilmente la telefonata tra Danilo Abbruciati della banda della Magliana e l’utenza telefonica del dottor Zucconi Galli Fonseca. Il ministro Flick, quindi, ha detto il falso, rispondendo alle interrogazioni formulate al riguardo. Questo ministro se ne deve andare».