Collaboratori di giustizia Caselli: 'Ora è possibile rivedere la legislazione' 

da Il Giornale di Sicilia del 24.3.99

NOVARA. 'La situazione non è più drammatica come sette anni fa: credo che si possa rivedere la legislazione sui collaboratori di giustizia': lo ha affermato il procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli, ad un incontro con i soci di 'Stampa Club' di Novara. Il magistrato è stato molto esplicito nell'esprimersi a favore di eventuali restrizioni nella concessione di benefici ai pentiti. 'Mi rendo conto - ha dichiarato Caselli - che sul piano etico premiare chi ha commesso anche efferati delitti possa sembrare una sorta di "medicina amara", ma è stata una medicina necessaria, senza la quale non sarebbe stato possibile combattere la mafia'. 'Ora - ha però aggiunto - la situazione è cambiata e la legge sui pentiti si può rivedere in senso restrittivo. La restituzione troppo anticipata della libertà, ad esempio, spesso comporta che il collaboratore di giustizia ricada nella stessa rete e ritorni a delinquere. Si può pensare a stabilire che il pentito resti comunque in carcere, almeno per un certo periodo di tempo'. Dal canto suo il procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna lancia un allarme: le cosche mafiose stanno cercando di riappropriarsi dei beni loro sequestrati, chiedendo il fallimento delle aziende per poterle poi riacquistare attraverso prestanomi. 'E questo tentativo - ha aggiunto Vigna - è reso possibile dal fatto che la legge in materia non affronta una serie di problemi legati al rapporto tra misure patrimoniali e il fallimento'.