Di Pietro: "Più fumo che arrosto le norme anti-crimine del governo" 

da La Repubblica del 24.3.99

MILANO - Per Di Pietro, le nuove norme contro la criminalità sono "più fumo che arrosto". Nella sua rubrica sul settimanale Oggi, il senatore del Mugello attacca, del pacchetto-sicurezza del governo, soprattutto l'inasprimento delle pene per i reati minori.
"L'aumento delle sanzioni di per sé - scrive Di Pietro - non ha reale efficacia nella lotta al crimine e sembra avere più un effetto propagandistico a buon mercato. Il problema non è l'entità della pena indicata dal codice (che già adesso per il reato di furto va fino a dieci anni di carcere) ma la possibilità di farla espiare. Il fronte su cui bisogna agire non è tanto l'inasprimento della pena del codice quanto la riduzione della durata dei processi. Partendo dalla possibilità di renderli esecutivi almeno dopo il secondo grado di giudizio".
Ecco, infine, la sua ricetta anticrimine: "Controllo del territorio, celerità nell'individuare i colpevoli e applicazione della giusta sanzione. Meglio una condanna di qualche mese scontata in carcere che una sentenza che arriverà dopo una decina d'anni, quando non servirà più né a riabilitare il condannato né a proteggere la collettività".