Il 21 giugno si elegge un deputato nel collegio 6. Sette giorni prima si vota per il referendum Aem.Polo e Ulivo, professori contro

E' già scontro sulla sicurezza tra Pecorella (Polo) e Mattioni (Ulivo) 

da Il Corriere della sera del 24.5.98

E. So., 
Oggi la prima tornata del voto nei comuni della Provincia, il 7 giugno il ballottaggio; la domenica successiva il referendum per la privatizzazione dell'Aem e infine la consultazione nel collegio 6 (Cenisio, Zara, Stazione Centrale) per la Camera dei Deputati. La macchina elettorale è ormai avviata e anche le campagne di propaganda dei candidati sono entrate nel vivo. 
Ieri si è presentato ai suoi elettori Gaetano Pecorella, l'uomo su cui punta il Polo per conservare in Parlamento il posto lasciato libero da Achille Serra. E intanto Angelo Mattioni, il suo antagonista diretto sul quale scommette l'Ulivo, è intervenuto ad un convegno organizzato dal Ppi sul tema dell'euro, alla presenza dei sottosegretari Pietro Giarda e Patrizia Toia. La lista dei candidati al collegio 6 ha altri cinque nomi: Roberto Bernardelli per la Lega; Giorgio Schultze per il Partito Umanista; Luca Ghezzi proposto dai giovani autonomi del Leoncavallo; Marco Pannella per la Lista Pannella; Manuela Cartolari per il Fronte Nazionale. 
Gaetano Pecorella, attorniato dai segretari cittadini di Fi, An, Cdu, Ccd, Pensionati ha lanciato le sue parole d'ordine: Libertà, sicurezza, solidarietà. Prima questione, quella del «diritto alla vita»: «La legge sull'aborto è una conquista - esordisce Pecorella il giorno dopo le dichiarazioni del Papa sul delicato argomento - ma deve essere rivista intensificando la prevenzione». Leoncavallo: «Da un lato ha diritto ad esistere perché rappresenta un momento di aggregazione, dall'altro crea disagio. Quindi, o accetta le regole della convivenza civile, oppure deve essere spostato altrove». Microcriminalità: «Nel collegio 6 il problema è molto sentito... Bisogna dare alla municipalità il compito del controllo sociale». Immigrati: «Bisogna che la legge tenga conto del nostro sentimento di rispetto dei bisogni dei più deboli e della necessità di difendere la vita dei cittadini». 
Pecorella, che avrà il suo quartier generale in via Lanciano 2, deve fare i conti (oltre che con un temuto effetto-astensione) con i malumori che la sua candidatura ha creato in gran parte di An, che gli rinfaccia la linea troppo moderata sul Leoncavallo, il suo passato a sinistra («Ma non ho mai avuto tessere in tasca e non sono mai stato di Soccorso Rosso») e la sua posizione antimissina durante il processo Ramelli («Ma non ho difeso nessuno per l'accusa di omicidio»). 
L'ex presidente dell'Unione Camere Penali ribadisce quali sono i suoi «valori di riferimento e di appartenenza»: l'idea del diritto, «anche se questo che dovrebbe essere il secolo dei diritti vede i diritti negati anche per l'arroganza dello Stato», e la collocazione della persona «al centro del sistema sociale, perché lo Stato si giustifica se garantisce più libertà e più felicità». 
Parte da altre premesse la campagna elettorale di Angelo Mattioni, molto più strettamente collegata a quella dello schieramento che lo sostiene: «Abbiamo creato una aggregazione interculturale che ha presentato un progetto: la bontà di questo progetto è già un bene in sé e la dimostrazione sono i risultati raggiunti dal Governo nato da questa aggregazione. Dall'Europa al risanamento economico come presupposto, ad esempio, di più posti di lavoro, la riforma della macchina burocratica con la legge Bassanini e il lavoro in corso sulla giustizia». 
Mattioni, la cui sede elettorale sarà in via Menabrea, ha identificato alcuni temi che, pur avendo una valenza nazionale, hanno ricadute dirette sul territorio: «Il problema della sicurezza non va esaminato solo in termini di repressione. Il microreato va represso, ma devono esserci attività politiche che creino condizioni sociali in cui naturalmente si generi sicurezza». L'esempio è quello della Stazione Centrale: «Aver spianato un piazzale non ha risolto il problema dello spaccio, dei furti. Meglio se su quel piazzale si inventano manifestazioni che coinvolgono, invitano ad uscire, a riconquistare il territorio». Il candidato dell'Ulivo avrà nei prossimi giorni altri incontri con i rappresentanti del territorio interessato al voto: «Anche da queste chiacchierate prenderò spunto per capire quali battaglie sarà necessario portare avanti».