Borrelli: il ricorso non sia valido se l’imputato non si presenta 

da Il Messaggero del 24.5.98

ROMA - «Quando alla pronuncia della sentenza partecipa il popolo, rappresentato dai giurati in Francia o dai giudici popolari come si dice in Italia, un secondo grado di giudizio è qualcosa di superfluo perchè una volta che il popolo si è pronunciato e si è pronunciato direttamente non esiste un ”popolo d'appello”». Il procuratore di Milanco Francesco Saverio Borrelli, interviene così nel dibattito sull’eliminazione del terzo grado di giudizio. ma respinge l’accusa di essere un ”forcaiolo”. «Mi è stata attribuita una opinione che non mi appartiene - spiega - e cioè l'opportunità di rendere esecutive le sentenze di condanna alla reclusione di primo grado. Ho detto al contrario che questi gravi episodi che sono accaduti negli ultimi giorni sono in fondo un sottoprodotto del regime di libertà in cui tutti viviamo e desideriamo di continuare a vivere a lungo».
Poi dà la sua ricetta per evitare fughe come quella di Licio Gelli e Pasquale Cuntrera. «Se si stabilisse che il ricorso per Cassazione - dice - viene dichiarato inammissibile qualora l'imputato ricorrente non si costituisca 24 ore o 48 ore prima della pronuncia della Cassazione, si potrebbe creare un incentivo per il ricorrente a non allontanarsi».