«Ma la giustizia non funziona»
da Il Corriere della sera del 24.11.99
MILANO - «Che ne dice di una amnistia per Tangentopoli?».
«No, sono contrario».
Il presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha risposto così
alla domanda di Enzo Biagi, che lo intervistava per la puntata de «Il
Fatto» andata in onda ieri sera su RaiUno.
Tre parole secche per esprimere la sua posizione su un eventuale colpo
di spugna e per affermare una posizione che è pressoché simile
a quella presa dal procuratore capo di Milano al convegno internazionale
«Risposte alla corruzione» svoltosi la scorsa settimana a Milano.
In quell'occasione Gerardo D'Ambrosio, riferendosi al caso Craxi, aveva
detto: «Non è ancora tempo di amnistie. Sarà possibile
fare uno strappo, perdonare, solo quando il fenomeno della corruzione sarà
completamente finito».
+ una dichiarazione importante, quella resa da D'Alema a Biagi, perché
spazza via ogni equivoco. Pochi giorni fa il presidente del Consiglio era
stato costretto a precisare il senso di alcune sue frasi sulla recente
storia d'Italia (i giudizi riabilitativi su Dc e Psi) affermando che «mai
è stato fatto da me un accenno all'ipotesi di amnistia». Ma
anche in quella circostanza non aveva rivelato qual era la sua opinione
al proposito.
A colloquio con Biagi, il premier non ha mai parlato apertamente del
caso dell'ex leader socialista. Si era comunque espresso nei giorni scorsi,
dicendosi favorevole a un rientro in Italia per le cure necessarie. «L'onorevole
Craxi è seriamente malato - aveva detto -, ha il diritto di curarsi
nel modo migliore e penso quindi che l'Italia glielo debba consentire:
se ritenesse di tornare nel nostro Paese - aveva ripetuto - sarebbe un
gesto umanitario, giusto, consentirglielo».
Durante l'intervista il premier ha comunque ammesso: «La giustizia
non funziona». E ha spiegato: «Troppo tempo, soprattutto per
chi è più povero. Non funziona la giustizia civile. Bisogna
fare delle riforme e le stiamo facendo. Adesso entra in vigore il giudice
unico che è un modo per rendere più celere la giustizia».
Infine, sempre a proposito di giustizia, D'Alema ha concluso: «Bisogna
investire delle risorse».
R. I.
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