Gli avvocati protestano in piazza
da Il Messaggero del 24.11.99
di GAETANO COPPOLA
Erano un centinaio, tutti con la toga sulle spalle a protestare in
piazza Indipendenza a Roma davanti alla sede del Csm. Una protesta silenziosa,
quella degli avvocati di Latina che sono rimasti per un paio d’ore sotto
il palazzo dei Marescialli innalzando cartelli sulla mancanza di giustizia
a Latina, mentre una delegazione veniva ricevuta dal vice presidente del
Consiglio superiore della magistratura Giovanni Verde.
Ieri gli avvocati del foro di Latina avevano fatto pubblicare una pagina
sui maggiori quotidiani per spiegare il motivo della loro lunga astensione
dalle udienze e far capire la loro strana presenza in piazza nel cuore
di Roma "La giustizia non esiste a Latina, per mancanza dei magistrati"
e, di seguito i numeri dei procedimenti pendenti, dei rinvii al 2005, dei
carichi di lavoro per i magistrati.
E’ durato quaranta minuti l’incontro con il vicepresidente del Csm.
All’uscita la delegazione è stata circondata dai coleghi in attesa
con i cartelli per conoscere l’esito. «La situazione non cambia di
molto - dice l’avvocato Michele Pierro presidente dell’ordine forense pontino
- Abbiamo riscontrato una disponibilità al dialogo e un impegno
a coprire i posti mancanti. Potrebbe già essere qualcosa ma in pratica
non è così. Abbiamo 36 magistrati in organico e sono già
pochi. Di questi sette sono già andati via, due sono in maternità,
un’altra andrà in maternità nei primi mesi del 2000 e quattro
hanno già ottenuto il via libera al trasferimento. Il vicepresidente
Verde ci ha assicurato l’invio di 2 uditori giudiziari e ci ha comunicato
che quattro posti sono stati già banditi».
Una boccata d’ossigeno? «Macché - risponde Pierro - In
pratica cambia poco, poiché i tempi lunghi azzerano i benefici.
Latina è un tribunale di transito, una tappa per ritornare a Roma
e quindi ci sarà un continuo avvicendamento. Quando arriveranno
i quattro nuovi magistrati quelli che sono sul piede di partenza saranno
andati già via e probabilmente altri avranno già fatto richiesta
di trasferimento».
«L’obiettivo che noi ci eravamo prefissati era quello di far
innalzare l’organico di Latina - continua Pierro - a 50 unità. Solo
così si potrebbe contare su un organico effettivo che ruoti (tra
trasferimenti, malattie, maternità ecc.) intorno ai quaranta magistrati.
Finché resteremo a 36 la giustizia a Latina continuerà ad
essere quella che è».
Sabato gli avvocati torneranno a a riunirsi in assemblea. Un’assemblea
che si preannuncia quanto mai delicata. Dopo quasi quattro mesi di protesta
infatti gli avvocati dovranno decidere se indossare di nuovo la toga e
tornare nelle aule di giustizia o se continuare ad astenersi o passare
ad altre azioni di lotta. Mollare tutto ora equivarrebbe ad una resa senza
condizioni e vanificherebbe gli sforzi fatti fino ad ora. Determinante
sarà l’unità della categoria che fino ad oggi è rimasta
compatta.
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