La
vetrata d’ingresso del Tribunale usata come bacheca per contestare
da Il Messaggero del 25.4.99
LANCIANO La vetrata d’ingresso del Tribunale di Lanciano come un tazebao
a disposizione del primo che ha voglia di protestare. Ed i vetri restano
sporchi di manifesti e colla a profusione senza che nessuno muova un dito.
L’ultimo manifesto è firmato dalla fantomatica sigla ”Individualità
ribelli”. E si scaglia «contro il potere nelle mille e ridicole forme».
Palazzo di giustizia compreso, giacché se ne invoca la chiusura
totale.
Il manifesto non è passato inosservato ai più in questi
giorni. Avvocati e cittadini tutti lì intenti a leggere le argomentazioni
di protesta dell’individuo ribelle che non ha risparmiato colla imbrattando
i vetri. Se ne sarà accorta la Procura, magari aprendo un fascicolo
contro ignoti? E le tre squadre di polizia giudiziaria avranno preso nota
dell’accaduto? In tanti se lo sono chiesti. Ciò per difendere l’onore
ed il prestigio di un’istituzione come quella della giustizia. Ed ecco
allora che ”Individualità ribelli” può, democraticamente,
far sapere a tutti che «arde dalla spasmodica voglia di smascherare
e distruggere il potere nelle sue ridicole forme, con fantasia ed ironia,
ma anche con armi in pugno, senza mediazione per una rivolta, una guerra.
contro la società civile.
W.B.
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