Per gli avvocati uno spiraglio sulla telematica 

da Il Sole 24 ore del 25.2.99

ROMA — Spiraglio in Parlamento per gli avvocati che si occupano di diritto tributario messi alle corde dalla riforma dell’assistenza fiscale varata dal Governo nelle settimane scorse. La commissione Finanze della Camera ha iniziato, infatti, la discussione di una risoluzione proposta da Manlio Contento (An), Gianfranco Conte (Fi) e Carlo Pace (An) che chiede al Governo di impegnarsi ad adottare «anche in via d’urgenza, un’idonea inziativa normativa per ovviare agli inconvenienti» prodotti dal decreto legislativo 490/98 «che ha escluso gli avvocati tributaristi da compiti e funzioni riconosciuti ad altre categorie di professionisti».
Sotto tiro la limitazione del ruolo degli avvocati tributaristi nel sistema di certificazioni predisposto con il decreto 490/98 con l’impossibilità di rilasciare il visto pesante oltre all’esclusione dei legali dalla trasmissione delle dichiarazioni in forma telematica. La questione resta calda. Se sul fronte della trasmissione dalle Finanze si è provveduto, per limitare i danni, a indicare modalità alternative (presentazione delle dichiarazioni stampate con stampante laser o su moduli a striscia continua) e ad allargare i soggetti abilitabili (per esempio gli studi associati con metà dei soci rintranti tra gli intermediari) , su quello del visto pesante sarebbe necessario un intervento normativo.
La risoluzione è stata discussa nella seduta di commissione di martedì 23, il Governo si è riservato di approfondire la questione e il caso potrebbe essere ripreso in considerazione già oggi. «L’impressione — spiega Contento — è che ci sia interesse per un problema che sembra frutto di una dimenticanza, potrebbe dar luogo a nuovo contenzioso e alla proposizione di questioni di costituzionalità. Problemi che, secondo noi, potrebbero rendere opportuno un intervento legislativo di urgenza».