Accusa e difesa duelleranno ad armi pari 

da Il Giornale di Sicilia del 25.2.99

ROMA. Questo l'emendamento sul super-513 sul quale si è raggiunto un paio di settimane fa l'accordo fra il relatore Marcello Pera e la maggioranza; accordo che ha consentito ieri il primo via libera del Senato. Parità di poteri di accusa e difesa. 'La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata'. L'imputato interroga i suoi accusatori. 'Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e l'interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell'accusa e l'acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel procedimento'. Nessuna condanna se non c'è il contraddittorio in aula. 'Il processo penale -si legge sempre nell'emendamento per l'inserimento in Costituzione dei principi del giusto processo- è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La colpevolezza dell'imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all'interrogatorio da parte dell'imputato o del suo difensore. La legge regola i casi in cui il contraddittorio nella formazione della prova non ha luogo per consenso dell'imputato o per accertata impossibilità di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita'. -