La
delega esiste, la commissione no
da Il Sole 24 ore del 25.1.99
La delega esiste ma della commissione non c’è traccia. E così
il Governo rischia ancora una volta di non riuscire a portare a termine
il compito che il legislatore gli ha affidato con la legge 676/96, compito
che consiste nel regolamentare alcuni settori particolarmente spinosi (dalla
sanità, alla giustizia, a Internet, al direct marketing) e nel correggere
strada facendo le lacune che l’applicazione della normativa sulla privacy
evidenzia.
Per fare tutto questo c’è tempo fino al 31 luglio prossimo.
Ma si tratta già di una proroga. Infatti, la legge 676 aveva fissato
l’originaria scadenza al 23 luglio 1998, ma il tempo a disposizione non
è stato sufficiente al Governo per portare a termine gli obiettivi
fissati dal legislatore. Si è, quindi, corsi ai ripari e con la
legge 344/98, approvata dal Parlamento a inizi di ottobre, il termine è
stato differito al 31 luglio.
Il problema è, però, che manca la commissione che deve
lavorare ai decreti legislativi con cui disciplinare i settori indicati
nella delega. La cosiddetta “commissione Fanelli” — dal nome del presidente
Onofrio Fanelli, ex magistrato di Cassazione —, decaduta dopo la prima
delega, non è stata ancora rinnovata.
Così quattro mesi della delega sono stati sprecati, mentre il
31 luglio si avvicina. È vero che mancano ancora sei mesi alla scadenza
del termine, ma i temi da affrontare sono tanti e talmente delicati che
non è difficile profetizzare un ingorgo di lavoro. Lo stesso Garante
non ha mancato di ricordare, in diversi pareri, che molte materie attendono
una regolarizzazione. Di recente è stata la volta delle riprese
a circuito chiuso e dell’utilizzo dei dati sensibili da parte di soggetti
pubblici. Ma senza commissione, gli inviti al Governo rimangono solo bei
propositi. A.Che.
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