Il tribunale cede sotto i fascicoli 

da il Corriere della sera del 25.3.99

BRESCIA - Allarmanti scricchiolii dalle solette degli uffici della Procura della Repubblica di Brescia. L'inadeguatezza di spazi e strutture giudiziarie, più volte denunciata, diventa emergenza: le solette rischiano di cedere sotto il peso dei fascicoli accatastati e la perizia sulla staticità del palazzo non consente sonni tranquilli. 
Oltre al «peso» politico e sociale del lavoro arretrato («invece di smaltire le pratiche giacenti e dare giustizia a chi l'attende da anni - ha denunciato la Cgil al ministro Diliberto - i magistrati si preoccupano solo delle inchieste da prima pagina») incombe il peso fisico, quello calcolato in chilogrammi. Il procuratore capo Giancarlo Tarquini è corso ai ripari vietando il riempimento di armadi e scaffali oltre il metro e sessanta di altezza. Una disposizione protocollata e documentata: «Secondo la relazione della valutazione del rischio elaborata dal responsabile per la sicurezza - scrive Tarquini - il carico massimo consentito sulle solette dei locali della Procura risulta pari a 200 chilogrammi al metroquadrato. Tenendo conto delle dimensioni degli armadi e delle scaffalature si dispone che il materiale depositato, ove totalmente compattato, non debba superare l'altezza di un metro e 60». 
Sono le leggi della bilancia e del metro, ancor prima del Codice penale, a tener banco in questi giorni alla Procura bresciana dove operano 11 sostituti, ognuno con un carico dalle 300 alle 400 pratiche, alcune di queste (come l'indagine sulla strage di Piazza Loggia) composte da centinaia di faldoni. Ed è inarrestabile l'incremento cartaceo quotidiano. Nessuna speranza, avanti di questo passo, di giungere indenni al 2001 quando sarà pronto il nuovo Palagiustizia. 
«Il precedente di un crollo della scala - dicono i lavoratori - non ci fa stare tranquilli. E la disposizione del procuratore è impraticabile: se è pericoloso superare l'altezza di un metro e 60 per i fascicoli impilati negli armadi, dove possiamo mettere quelli in esubero?». Gli uffici sono già inadeguati a garantire gli «spazi vitali» e neppure la distribuzione sommaria sul pavimento potrebbe togliere carico alle solette sottostanti. 
N. Val.,