«Stato debole» Vigna contro Del Turco

da Il Messaggero del 25.5.98

ROMA - Dopo le fughe e le polemiche dei giorni scorsi si accende la polemica tra il procuratore antimafia, Vigna e il presidente della Commissione Antimafia, Del Turco. «Non mi sento molto forte in questo Stato», ha dichiarato in un’intervista radiofonica a Rtl 102.5 (che ne ha diffuso il testo) Piero Luigi Vigna. «Venga a parlarne in commissione», ha risposto a Vigna, dai microfoni della stessa emittente, il senatore Ottaviano Del Turco, presidente della Commissione parlamentare antimafia.
All’intervistatore che gli chiedeva se si sentisse «protetto e forte all’interno di questo Stato», Vigna ha risposto, dopo un sospiro: «Beh, non fortissimo».
Ed ancora: «Assistiamo ad un certo calo di tensione. La procura nazionale antimafia fu ideata da Giovanni Falcone ed era, come ora, un organo di coordinamento e di impulso. Ci voleva una partecipazione corale di tutte le procure della Republbica per aggredire Cosa Nostra. A volte - ha proseguito Vigna - certe procure sono rimaste diffidenti nei confronti della Dna. Questa coralità in alcuni casi non trova una piena rispondenza. È per questo che ho sospirato».
Rispondendo poi alla domanda su quali fossero queste procure «ostili o comunque fredde», Vigna ha risposto: «Fredde è il termine adeguato. Mi permetta di non indicarle nominativamente. Per fortuna posso dire che non sono tutte». Ma sono importanti..., ha incalzato l’interlocutore, cercando di strappare qualche informazione che rinfocolasse ancora di più la polemica. «Può darsi», ha
risposto laconico Vigna. 
Del Turco, commentando le dichiarazioni di Vigna ha quindi detto: «Non posso giudicare i sospiri. Sarebbe meglio che, prima di parlare, tutti riflettessero e magari non sospirassero. Chiederò a Vigna di venire davanti alla Commissione parlamentare antimafia a parlare di questo argomento senza alcun problema. Lo vedo spesso - ha concluso il presidente della Commissione - e non mi ha
mai detto queste cose».