Cossiga: inchiesta sulla giustizia 

da Il Sole 24 ore del 25.11.99

ROMA — Il socialista Enrico Boselli e il repubblicano Giorgio La Malfa (gli altri due petali del Trifoglio) concordano con Francesco Cossiga «su un preoccupato giudizio di confusione e di incertezza sulla situazione politica e di governo». E intanto la previsione di crisi per la befana fatta dall’ex capo dello Stato fa sì che il Centro-destra torni con Pierferdinando Casini a chiedere elezioni anticipate. E domenica prossima è atteso un significativo turno di elezioni suppletive, il cui risultato potrebbe incidere non poco sul futuro del Governo e della Legislatura.

E, un po’ perché impegnati negli ultimi giorni di campagna elettorale, un po’ perché in attesa dei risultati del voto, i rappresentanti dei partiti più forti del Centro-sinistra preferiscono per ora non avventurarsi in dichiarazioni definitivi circa modalità e tempi di una crisi che nessuno esclude. Ma che il segretario del Ppi Pierluigi Castagnetti vorrebbe non fosse al buio. E che invece per Casini e per Gianfranco Fini dovrebbe avere il normale esito nel ricorso anticipato alle urne, naturalmente possibile dopo l’approvazione della Finanziaria.

In attesa dei risultati delle suppletive di domenica a tenere la scena, in polemica con buona parte della maggioranza della quale fanno ancora parte, sono così Cossiga e «i suoi pochi amici». Ieri socialisti e repubblicani, a conferma che al momento nel Trifoglio non ci sono rotture o strappi, hanno non solo sottoscritto, ma addirittura illustrato la proposta di legge preannunciata dall’ex capo dello Stato per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato dell’amministrazione della giustizia in Italia.

I presentatori della proposta, che sostengono che la Commissione dovrà operare «sul funzionamento della giustizia e non sulla giurisdizione», parlano di «diritti dell’uomo danneggiati dalla lentezza e dallo scarso rispetto della presunzione di innocenza e della terzietà del giudice» e insistono sull’opportunità di una ricognizione sulla «strutturazione interna dell’ordine giudiziario, con particolare riferimento ai conflitti interni e con la classe politica». Non si tratta comunque, hanno assicurato i rappresentanti del Trifoglio di «fare il processo ai magistrati, ma di comprendere le ragioni del cattivo funzionamento della giustizia».

In totale disaccordo con l’iniziativa di Cossiga è il responsabile dei Ds per i problemi della Giustizia Carlo Leoni, a giudizio del quale il normale monitoraggio sui problemi della giustizia lo effettua il Parlamento con le apposite Commissioni permanenti. Una Commissione di inchiesta ad hoc per il rappresentante della Quercia «significherebbe da parte del Parlamento mettere sotto inchiesta le attività giudiziarie in corso, con uno stravolgimento evidente della separazione e dell’equilibrio tra i poteri». Contrari anche i Popolari e i Verdi. Di diverso avviso i senatori di Forza Italia che hanno deciso di sottoscrivere il disegno di legge di Cossiga.

G.Co.