Tribunale, un coro di proteste. I sindacati scrivono a Diliberto 

da Il Mattino del 25.11.99

Sulla soppressione del Tribunale di Sorveglianza, ad Avellino, anticipata ieri dagli organi d’informazione, interviene il segretario nazionale della Uil-Funzione pubblica, Eugenio Claudio Sarno. Mentre gli avvocati promettono di unirsi al coro di proteste, il sindacato che tutela la polizia penitenziaria prende posizione, inviando una lettera-appello al presidente pro-tempore del Tribunale di Sorveglianza, Angelica Di Giovanni, e per conoscenza all’onorevole Oliviero Diliberto, ministro di Grazia e Giustizia, e a Giancarlo Caselli. «Apprendiamo - scrive - con rammarico e sconcerto, che Lei sarebbe disposto, a partire dal prossimo gennaio, che le udienze del Tribunale di Sorveglianza si svolgano tutte presso il Palazzo di Giustizia del Centro direzionale di Napoli. Ciò, evidentemente, significa sopprimere le udienze previste, a cadenza quindicinale, presso il Tribunale di Avellino. Nel motivare questa Sua decisione, la stampa fa cenno a problemi di sicurezza degli ambienti. Devo supporre, posto che tali motivazioni rispondano a verità, che ciò sia riferito a Santa Maria Capura Vetere (della cui situazione non abbiamo mai taciuto, anzi sempre denunciato). Non credo che tali valutazioni possano essere accomunate anche per il Tribunale di Avellino che offre sufficienti garanzie di sicurezza, fatta salva l’esigenza di una manutenzione degli ambienti che, tra l’altro, il Comune ha già deliberato e disposto. Considerato che presso il Tribunale di Avellino convergono i detenuti ristretti presso gli istituti di Bellizzi, Ariano Irpino, Lauro e Benevento, è evidente che tale decisione avrà pesantissime ripercussioni sull’utenza. La polizia Penitenziaria, come Lei sa, assicura la presenza di detenuti solo grazie a un servizio modello «taxi», ricorrendo a diverse corse giornaliere tra i vari istituti. E’ ovvio che ciò, considerata la distanza da Napoli, non potrà più avvenire. Faccio appello alla Sua Sensibilità perché riveda la decisione assunta, in modo da poter consentire alla Polizia penitenziaria, ma anche all’Avvocatura, di potere esercitare il proprio mandato senza ulteriori sacrifici, nell’interesse dell’utenza e della giustizia». 
Interrogazione An 
Il consigliere comunale Edoardo Fiore, con riferimento alla condizione di degrado e sporcizia nel piano interrato del Tribunale, denunciata da un detenuto, ha chiesto al sindaco Di Nunno di assumere idonee iniziative. «Ho visionato personalmente la situazione, riscontrando una situazione a dir poco indegna di un paese civile. Il fatto riguarda non solo le camere di sicurezza ma i locali in generale, ove è costretto a trattenersi il personale di scorta. La manutenzione del Palazzo di Giustizia è di competenza del Comune di Avellino. Di qui la sollecitazione per un intervento adeguato».