Dopo la protesta-spot dei giudici arrivano i rinforzi

da Il Mattino del 25.11.99

GIORGIO SANTAMARIA 
Quattro nuovi giudici per il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere: due da assegnare alle sezioni penali e due alla Procura. È la prima «vittoria» della sottoscrizione dei magistrati sammaritani presieduta da Carlo Fucci all’indomani della protesta-spot spiegata nel convegno «una giornata per Giustizia» del 6 novembre scorso. Ieri nel corso di un incontro allargato con il sottosegretario alla Giustizia Marianna Li Calzi, il comunicato del Ministro che rendeva noto l’avvio - già da oggi - della pratica di applicazione di due uditori. La presenza «fisica» in Tribunale dei due primi magistrati si vedrà soltanto tra sei mesi ma l’accelerazione dell’applicazione - promessa ieri dal sottosegretario - potrebbe vedere i due giudici al lavoro già da gennaio prossimo. Per l’assegnazione degli altri due magistrati, sono invece previsti otto-dieci mesi. Ma ieri, ed è questo un dato importante dell’incontro, è stata riconosciuta la specificità del circondario giudiziario sammaritano tant’è che in un disegno di legge del Ministero previsto a gennaio per l’allargamento degli organici a livello nazionale, il «caso» Santa Maria sarà trattato con particolare attenzione. Disponibilità del Ministero anche sul piano finanziario: potranno essere utilizzati dei fondi specifici una volta individuate altre sedi nel circondario per far fronte alla necessità di immobili dopo l’entrata in vigore del Giudice Unico. In prospettiva, anche il potenziamento di figure amministrative e assistenti giudiziari. Insomma, un primo passo avanti per definire gli interventi massicci di cui ha bisogno il Tribunale sammaritano. Ieri, con il presidente dell’Anm locale Carlo Fucci erano presenti alla riunione il segretario dell’associazione Raffaele Piccirillo, il presidente del Tribunale sammaritano Carlo Alemi, il capo della Procura Mariano Maffei, i giudici Fabrizio Amendola e Francesco Ciocia, il Procuratore Generale De Tullio, il Presidente della Corte di Appello Aponte, i direttori del Ministero di Giustizia, l’avvocato Andrea Pugliese in rappresentanza della Camera Penale e dell’Ordine Forense, i dirigenti dell’amministrazione del Tribunale Luigi Calobrisi e Giovanni Russo. L’incontro, come si ricorderà, fu sollecitato dallo stesso sottosegretario (dopo avere constatato che i dati della popolazione casertana in suo possesso erano sbagliati) per rivedere numeri e organici nel tribunale sammaritano. Li Calzi propose l’istituzione nel Palazzo di Giustizia di una commissione composta da due giudici, due avvocati e due amministrativi per iniziare una sorta di «filo-diretto» tra ministero e Tribunale.