Nasce l'ufficio dei sospetti 

da Il Manifesto del 26.2.99

- G. RU. - ROMA 
N asce anche come una struttura di "intelligence". Ma il suo compito principale è quello di garantire "la sicurezza, l'ordine e la disciplina" nelle carceri italiane. Nel decreto istitutivo dell'"Ufficio per la garanzia penitenziaria" (Ugap), il ministro di grazia e giustizia Oliviero Diliberto pone questa struttura alle "dirette dipendenze del direttore generale del Dap" (il Dipartimento amministrazione pentitenziaria). Insomma, l'Ugap non avrà autonomia di azione e di decisione, dovrà "formulare pareri e proposte" che il direttore del Dap potrà approvare o respingere.La decisione del ministro di grazia e giustizia Oliverio Diliberto di istituire "l'Ufficio per la garanzia penitenziaria", ha provocato 
Un'altra novità prevista dal decreto di Diliberto, è che questa struttura collaborerà "con il servizio centrale di protezione (dei pentiti, ndr) per quanto concerne la formulazione e l'applicazione dello speciale programma o delle altre misure di protezione". Anticipando, in questo, la possibilità che la gestione dei collaboratori di giustizia sia tolta alla polizia e affidata agli agenti penitenziari. 
La decisione del ministro Diliberto ha già sollevato polemiche e sospetti. In una interrogazione parlamentare, una ventina di senatori - di uno schieramento trasversale che va da Forza Italia a Rifondazione - chiedono chiarimenti e sollevano preoccupazioni e critiche. Il timore dei senatori è che l'Ugap sia solo una "struttura di intelligence", negando così "ogni tentativo di trasparenza" all'interno dell'amministrazione penitenziaria. I senatori contestano, poi, che a gestire questo ufficio sarà chiamato il generale Enrico Ragosa, oggi dirigente del Sisde, fino al '96 responsabile dei reparti speciali degli agenti di custodia, protagonisti di pestaggi di detenuti, come accadde a Secondigliano, nel '93, e a Pianosa, nel '92. 
Dilberto risponderà, nei prossimi giorni, all'interrogazione dei senatori. Ma dal ministero di via Arenula si anticipano le finalità e le ragioni per le quali è nata l'Ugap. In sostanza, questa struttura servirà a garantire una sorta di "doppio binario" all'interno delle strutture carcerarie. Se la politica giudiziaria di Diliberto (e del governo) è quella dell'abolizione dell'ergastolo, della tutela della legge Gozzini e della depenalizzazione dei reati, occorre in ogni caso garantire la "certezza delle pena" all'interno delle strutture penitenziarie. Offrendo così maggiori garanzie di tutela e di dignità a quella popolazione carceraria che in carcere non dovrebbe stare (gli extracomunitari e i tossicodipendenti). E, contemporaneamente, garantendo l'effettività della pena per quei detenuti (7.000 su 51.000) per i quali deve essere garantita l'"alta sicurezza". Si tratta dei detenuti imputati o condannati per associazione mafiosa o traffico di stupefacenti.