Depenalizzazione, la Lega frena 

da Il Sole 24 ore del 26.2.99

ROMA — È ripreso ieri, nell’Aula del Senato, il cammino del Ddl sulla depenalizzazione dei reati minori (tra cui l’emissione di assegni a vuoto, che solo nel ’97 ha portato a 70mila condanne), già approvato dalla Camera, ma fermo da circa due anni al Senato per i contrasti nella maggioranza e con l’opposizione su alcuni punti del provvedimento, come il finanziamento illecito ai partiti, le droghe leggere, la sicurezza sul lavoro, i reati ambientali. 
Ieri l’Assemblea ha votato gli emendamenti ai primi due articoli, senza sostanziali modifiche. Ma a causa dell’ostruzionismo della Lega, che ha chiesto ripetutamente la verifica del numero legale, le votazioni si sono fermate all’articolo 3 e riprenderanno martedì prossimo (la conferma si avrà domani, dopo la conferenza dei capigruppo).
Il Ddl sulla depenalizzazione è, insieme a quelli sul rito monocratico, sui Tribunali metropolitani e sul giudice di pace penale, essenziale per un decollo indolore del giudice unico, previsto per il 2 giugno. È però anche il provvedimento più delicato (non a caso è stato l’ultimo di quelli trattati dall’Assemblea di palazzo Madama) perché finora neppure la maggioranza è riuscita a superare i principali scogli politici del finanziamento illecito ai partiti, del consumo personale e dell’uso di gruppo delle droghe leggere. Per superare questi scogli, il ministro della Giustizia Diliberto sta lavorando all’ipotesi di uno stralcio e di «un autonomo iter parlamentare».