Pubblico ministero e difesa, due ruoli da riequilibrare 

da Il Giornale di Sicilia del 26.5.99

SOTTO IL NOME di 'processo giusto' va la riforma che punta a riequilibrare il peso processuale tra pubblico ministero e difesa. Il provvedimento è stato già approvato dal Senato e ora attende il voto di Montecitorio: si punta a inserire nella Carta Costituzionale il principio di assoluta parità tra accusa e difesa e il ruolo terzo, cioè neutrale, del giudice. La modifica della Costituzione prevede comunque una complessa procedura con un doppio pronunciamento da parte dei due rami del Parlamento: ieri l'accordo tra i capigruppo alla Camera ha fissato il voto su questa riforma entro luglio. Il nocciolo della questione è sul principio della formazione della prova nel dibattimento in aula, sancito dai nuovi codici. Si punta a modificare, in particolare, l'articolo 513 del codice di procedura penale: le accuse del testimone o del collaboratore di giustizia non confermate davanti alla corte non avrebbero più valore di prova. In sostanza la Costituzione dovrebbe sancire il diritto dell'imputato a controinterrogare il teste, senza dover subire condanne solo in base ai verbali dell'istruttoria.