È scontro Cossiga-magistrati Spataro attacca, Csm diviso 

da Il Sole 24 ore del 26.11.99

ROMA — Esplode la polemica tra alcuni settori della magistratura e l’ex capo dello Stato Francesco Cossiga. Il Movimento per la giustizia, una delle due correnti di sinistra dell’Associazione nazionale magistrati, ha infatti sollecitato un plenum straordinario del Csm, con la presenza del Presidente Ciampi e del Guardasigilli, «a tutela della dignità dei magistrati dagli attacchi rivolti da Cossiga e contro la commissione d’inchiesta sulla malagiustizia». Immediata la replica del senatore a vita: «Ho troppa stima di Ciampi e Diliberto — ha affermato — per poter solo immaginare che si lascino trascinare in una siffatta avventura. O che la permettano». «È un’iniziativa di una gravità istituzionale inaudita — ha aggiunto Cossiga —. Viene di fatto contestata la sovranità e la supremazia parlamentare».

A illustrare la proposta del Movimento per la Giustizia è stato il consigliere Armando Spataro, nel corso di una seduta del plenum del Csm. Spataro ha anche sottolineato i «mancati interventi del capo dello Stato e del Guardasigilli in difesa dei magistrati». Ma in serata un comunicato di Mg ha sottolineato che in quelle parole non era contenuta una critica alle due istituzioni. 

Le parole di Spataro hanno suscitato le reazioni critiche dei consiglieri del Polo. Michele Vietti, laico dei Ccd, ha parlato espressamente di un «colpo di mano». E anche i consiglieri di Unicost e Magistratura indipendente, così come la maggior parte dei laici del Centro-sinistra, hanno bocciato l’iniziativa. Nel sottolineare la «profonda preoccupazione» per «il ripetersi di attacchi da parte di esponenti del mondo politico», i consiglieri hanno fatto presente in una nota che «l’autonomia della magistratura è stata sempre affermata con fermezza dal Csm». «Si tratta di una questione di estrema importanza — hanno aggiunto — che non può essere oggetto di informali interventi dettati da spinte emotive».

Sul metodo dell’iniziativa di Spataro ha preso le distanze anche il gruppo di Magistratura democratica: «Ci rammarichiamo che l’estemporaneo intervento, svoltosi al di fuori delle regole del Consiglio, abbia suscitato reazioni negative e rischi di compromettere una buona causa». Md non rinuncia, comunque, a denunciare la «violentissima campagna» contro i giudici e a riaffermare il proprio impegno perché il Csm intervenga «a tutela dei magistrati ingiustamente vilipesi».

R.I.