da Il Sole 24 ore del 27.4.99

ROMA — Anche lo stress dovuto alla violenza criminale, per gli stati ansiosi che provoca, può determinare il riconoscimento, da parte del datore di lavoro, dell’infermità di servizio del dipendente. Così la sezione Lavoro della Cassazione ha dato ragione a un’impiegata delle Fs che nello svolgimento delle sue mansioni era stata vittima di una aggressione nel 1981, una rapina a mano armata nel 1987 e testimone — nel primo giorno di assunzione, nel 1977 — del cruento investimento di una donna finita sotto un convoglio ferroviario. Le Fs avevano fatto ricorso alla Suprema Corte contro la sentenza del Tribunale di Napoli che aveva riconosciuto alla donna la causa di infermità per aver maturato una «sindrome ansiosa reattiva con conseguenti stati di shock». Sulla stessa linea si è espressa la Cassazione, sostenendo che quei traumi potevano essere considerati alla base dell’ansia dell’impiegata.