Altra
sentenza: un giudice può rilasciare interviste per spiegare le ragioni
delle proprie scelte
da Il Giornale di Sicilia del 27.2.99 ROMA. Il magistrato può liberamente manifestare il proprio pensiero,
anche sulle inchieste di cui è titolare, se si tratta di difendere
i suoi provvedimenti. È l'importante principio stabilito dalle Sezioni
Unite della Cassazione, che hanno annullato per difetto di motivazione
una 'condanna' inflitta dalla sezione disciplinare del Csm. I 'giudici'
di Palazzo dei Marescialli avevano sanzionato con l'ammonimentò
un gip che in un'intervista ad un quotidiano aveva spiegato le ragioni
di una sua decisione. In particolare, il gip aveva rigettato la richiesta
del pm di arrestare un imputato, sostenendo che l'uomo avrebbe dovuto rispondere
di un reato più grave di quello ipotizzato dall'accusa. Ragioni
che aveva spiegato in un'intervista, 'incurante - sosteneva il Csm nella
sentenza di 'condanna' - della possibilità di essere nuovamente
chiamato ad esercitare dette funzioni nello stesso procedimento'. Una motivazione
che è stata 'bocciata' dalle Sezioni Unite della Suprema Corte,
che hanno quindi censurato la sezione disciplinare dell'organo di autogoverno
della magistratura.
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