Un
altro magistrato lascia il Tribunale di Ascoli
da Il Messaggero del 27.1.99
Un altro magistrato lascerà tra pochi giorni il tribunale di
Ascoli.
Il pretore del lavoro Lorenzo Falco, infatti, entrerà nell’organico
della Pretura di San Benedetto del Tronto. Il magistrato in questione da
oltre un anno si occupava delle cause di lavoro. Dopo un periodo di «rodaggio»
era riuscito ad entrare quasi a pieno «regime» ma ora, dopo
il suo trasferimento nella città costiera, i problemi legati allo
smaltimento delle cause pendenti potrebbero aumentare ancor di più.
«Purtroppo la realtà di Palazzo di Giustizia non è
delle migliori conferma Leonardo Carbone, presidente dell’Ordine degli
avvocati del capoluogo Piceno, per fortuna il posto del pretore Falco verrà
coperto da un altro giudice proveniente da Chieti».
Il nuovo magistrato, il cui arrivo è previsto per il prossimo
20 febbraio, è Piergiorgio Palestini, 40 anni di Grottammare. Attualmente
lavora presso il tribunale di Chieti (nella foto a destra insieme al presidente
di sezione Gagliardi).
Dal primo gennaio di quest’anno, inoltre, Alfonso Palumbo, è
stato «promosso» presidente di sezione, una carica che altro
non è che la vicepresidenza di Palazzo di Giustizia.
«E’ stato coperto un ruolo da un magistrato che già opera
ad Ascoli continua Carbone, quindi ora si dovrà pensare alla sua
sostituzione. Abbiamo già chiesto al Ministero la pubblicazione
del concorso sul bollettino entro l’aprile di quest’anno. Inoltre c’è
ancora da coprire un posto vacante, quello lasciato dal pretore Emilio
Russo, per questo, però, è già stato pubblicato il
bando».
Secondo il presidente dell’Ordine forense i problemi più «drammatici»
riguardano proprio la Pretura. La carenza di magistrati riguarda proprio
questa «sezione» di Palazzo di Giustizia.
«Ad Ascoli non è ancora stata costituita la cosiddetta
Sezione stralcio ammette il presidente Carbone, nessun professionista (avvocati
con determinati requisiti o notai, ndr) ha presentato domanda per Ascoli,
un altro concorso per questa figura, comunque, verrà espletato il
prossimo 2 febbraio».
I Giudici delle sezioni stralcio sono coloro che debbono occuparsi
delle cause civili pendenti fino all’aprile del 1995. Senza questa figura,
in pratica, tutte le cause relative a tale periodo vengono rinviate, in
sostanza congelate fino a data da decidere.
Un’altra curiosità riguarda la sede del giudice di sorveglianza.
Ebbene nella nostra regione c’è una situazione quantomeno particolare.
«E’ vero ammette l’avvocato Carbone, a norma di legge, l’ufficio
del giudice di sorveglianza deve essere collocato nel territorio in cui
ricade la sede dell’istituto penitenziario. Ma ad Ascoli non esiste niente
di tutto questo. Gli avvocati ascolani debbono recarsi a Macerata, città
che peraltro è priva di carceri in attività».
E.Vit.
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