Sconti
ai condannati con oltre 65 anni: è scontro alla Camera
da Il Corriere della sera del 27.1.99
ROMA - «Inammissibile...in quanto materia estranea rispetto agli
argomenti già considerati nel testo». Così, nel corso
del dibattito sul Testo unificato delle proposte di legge che prevede anche
la modifica del Codice penale, la Presidenza della Camera ha ritenuto «non
ammissibili» un emendamento di Forza Italia e uno della commissione
Giustizia che mirano a un piccolo ma sotanziale aggiustamento in materia
di attenuanti. Una modifica, quella caldeggiata con molta insistenza e
giudicata irrinunciabile dai deputati azzurri, che a qualcuno sembra cucita
addosso all’onorevole Cesare Previti coinvolto nel processo «Toghe
sporche»: perché obbligherebbe il giudice «a diminuire
sempre la pena quando l’imputato è incensurato o ha superato il
65º anno di età».
Però l’emendamento di Forza Italia, ritenuto inammissibile nella
seduta di Montecitorio del 20 gennaio, è sempre lì: cambia
forma e sarebbe la causa di grandi manovre sotterranee: perché nella
maggioranza, e nel gruppo dei Ds in particolare, molti temono che dopo
essere uscito dalla porta potrebbe rientrare dalla finestra. Se e quando
Forza Italia tornerà alla carica, nella coda del dibattito previsto
alla Camera o nella seconda lettura in programma al Senato, è difficile
dirlo. Tra le fila del centrosinistra, comunque, c’è chi ha già
affilato le armi: viene infatti giudicato intollerabile il tentativo di
fare ottenere sconti ad alcuni imputati soprattutto da parte di chi, contemporaneamente,
invoca la massima severità contro l’illegalità diffusa.
L’emendamento della discordia era stato presentato il 12 gennaio dal
deputato azzurro Donato Bruno che vorrebbe modificare in questi termini
l’articolo 63: «Il giudice diminuisce sempre la pena quando l’imputato
è incensurato o ha superato il 65º anno di età ovvero
quando il reato non risulta grave...». Successivamente, il
20 gennaio, dalla commissione usciva una nuova formulazione per restringere
i casi in cui l’imputato ha diritto allo sconto: «L’aver superato
il 65º anno di età senza aver riportato in precedenza alcuna
condanna per delitto non colposo».
Ma la strada dei due emendamenti è risulata subito tutta in
salita. E sempre, il 20 gennaio, è arrivato lo stop di Luciano Violante.
Che ha osservato in Aula: «Avverto che la Presidenza non ritiene
ammissibili, ai sensi...del regolamento, gli articoli aggiuntivi Donato
Bruno e della commissione, volti a introdurre nel codice penale nuove circostanze
attenuanti, in quanto materia estranea rispetto agli argomenti già
considerati nel testo, che riguardano esclusivamente i temi dell’oblazione,
della sospensione condizionale della pena e del reato di pubblicazione
arbitraria di atti di un procedimento penale...».
R.R.,
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