Un altro pm lascia Caltanissetta Giordano: 'Procura in ginocchio' 

da Il Giornale di Sicilia del 27.10.99

CALTANISSETTA. (gm) 'Una Procura in ginocchio'. È questo l'allarme che giunge dal procuratore aggiunto di Caltanissetta Francesco Paolo Giordano. Un allarme lanciato sottovoce, senza clamore, ma con fermezza. I trasferimenti in serie di magistrati, soprattutto della Direzione distrettuale antimafia, potrebbero paralizzare alcuni processi, ma anche le indagini sui mandanti esterni delle stragi del '92. Oggi saluterà i colleghi dell'ufficio Luca Tescaroli, il sostituto procuratore che ha rappresentato l'accusa nel processo per la strage di Capaci e che è componente del pool che sui 'mandanti dal volto coperto' sta indagando da anni. Tescaroli prenderà possesso del nuovo ufficio, alla Procura di Roma, domani mattina. Il suo è uno dei tanti trasferimenti. Da Caltanissetta è già andato via Nino Di Matteo, trasferitosi a Palermo. A breve lo raggiungeranno Roberto Condorelli e Fernando Asaro, anche loro della Dda nissena. Altro trasferimento in vista è quello di Annamaria Palma, pure lei, come lo era stato Di Matteo, e come lo è fino ad oggi Tescaroli, componente del pool antimafia sulle stragi. Luca Tescaroli è sorridente come sempre, ma questa volta il suo sorriso è forse un po' amaro: 'Ho fatto richiesta di applicazione a Caltanissetta, ma il Csm deve ancora esitare la richiesta. Speriamo che sia positiva, perchè mi dispiacerebbe molto lasciare il lavoro a metà'. Di più il sostituto non vuole e non può aggiungere. Lui che aveva ottenuto dalla Procura generale l'applicazione per rappresentare l'accusa anche nel processo di appello per la strage di Capaci, affiancando Enza Sabatino. E ancora lui è il rappresentante dell'accusa nel processo per il fallito attentato dell'Addaura. Ebbene, se per il 'Capaci di appello' un sostituto procuratore generale rimane, per il processo 'Addaura' un suo collega deve proseguire il lavoro che lui aveva fatto finora, con tutti i problemi del caso: ovvero ricominciare da zero. Ma rimane il nodo delle indagini sui mandanti esterni. Un pool che sembra smembrarsi a ritmo costante: inizialmente vi erano Ilda Boccasini (poi andata a Milano); Fausto Cardella (poi trasferito a Perugia) e ancora Carmelo Petralia (ora a Messina). Il procuratore Tinebra ha sempre sdrammatizzato: 'Stringeremo i denti e andremo avanti, facendo il meglio possibile, come abbiamo sempre fatto' ha più volte sostenuto, ma ora la situazione appare più grave del solito. Diversi nuovi sostituti, giunti a Caltanissetta da circa un anno sono stati 'trasferiti' alla Dda, come Rosario Lioniello, Loretta Bianco, Antonino Patti, Angela La Torre e Gabriella Fazio. Altri magistrati dovrebbero giungere nelle prossime settimane. Magistrati non di 'primo pelo', ma che forse per la prima volta si troverebbero ad indagare su fatti mafiosi. Ma c'è un altro trasferimento 'illustre' che si profila all'orizzonte: ed è proprio quello del procuratore aggiunto Francesco Paolo Giordano che ha presentato richiesta per Palermo o per Catania. Certo, per qualche altro mese il suo posto non resterà vacante, ma fino a quando? In procura c'è anche chi, come il sostituto Salvatore Leopardi, da anni a Caltanissetta, coltiva il 'proprio orticello', indagando sulla mafia locale, su Gela ma soprattutto su quella, più arcaica, del Vallone. I suoi risultati sono stati eccellenti: decine di arresti e processi già conclusi con molte condanne. Lui ha chiesto, ed ottenuto, di restare al suo posto e di continuare ad indagare verso la stessa direzione. Un caso isolato? Giuseppe Martorana --