Avvocati
come le ciliegie: una parcella tira l’altra
da Il Mattino del 28.2.99 Un modo scorretto di operare. Non è mai accaduto. Il Comune,
al massimo, avrebbe dovuto far riferimento al Consiglio dell'Ordine. Lo
afferma il presidente degli avvocati, Sergio Parziale. Per lui, la delibera
adottata dal comune di Ceppaloni non ha precedenti: è stato conferito
incarico legale perché venga verificata la congruità della
parcella proposta da un altro avvocato. Questi i fatti. Nell'agosto di
sette anni fa, crolla il muro posto lungo via Crocevia della frazione S.Giovanni.
Poteva essere una tragedia, visto che il crollo avviene poco prima che
inizi una delle serate musicali dell'allora Settimana dell'Amicizia, la
festa della Dc. Rovinano giù solo tre auto, da poco lì parcheggiate.
Indagati i titolari di un'impresa che, per conto dell'Iacp, stava effettuava
lavori di sbancamento proprio sotto quel muro, i tecnici dell'Iacp, il
tecnico comunale. La difesa di quest'ultimo è affidata, dal comune
di Ceppaloni, all'avvocato Lucio Facchiano. Nel giugno scorso, il tecnico
comunale viene assolto; l'avvocato comunica la sentenza chiedendo la liquidazione
della parcella per 14 milioni. Dopo quattro mesi, la giunta, presenti il
sindaco Rossi e solo due assessori, con il segretario Piacquadio allontanatosi
prima della trattazione dell'argomento, delibera di «conferire incarico
all'avvocato Mignone Emilio del foro di Benevento per l'acquisizione di
un parere legale nella congruità della parcella presentata dall'avv.
Facchiano Lucio». Contestualmente, Mignone è incaricato della
eventuale rivalsa nei confronti di coloro che hanno causato il crollo del
muro.
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