La Giustizia resta al palo 

da Il Sole 24 ore del 28.6.99

(NOSTRO SERVIZIO)
ROMA — La modernizzazione della giustizia è un obiettivo ancora da centrare. Lo sostiene la Corte dei Conti nella relazione sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio del ’98. Anche se «l’istituzione del giudice unico di primo grado — spiega la magistratura contabile — rappresenta sicuramente un intervento, che introduce maggiori cambiamenti ordinamentali e organizzativi, e che si pone come momento cruciale nel più ampio progetto di modernizzazione del sistema».
Per la Corte però la riforma entrata in vigore lo scorso giugno, difficilmente potrà avere concrete possibilità di attuazione fino a quando non si procederà alla ridefinizione delle circoscrizioni giudiziarie. Una partenza a rilento dunque, che si basa su un ordinamento ormai superato (l’attuale definizione delle circoscrizioni risale al 1941) e su una incongrua distribuzione del personale addetto alle cancellerie. 
In particolare sulla gestione del personale, la Corte denuncia «l’antieconomicità della spesa sostenuta per la sua remunerazione». Un costo, questo, che rappresenza l’onere di maggiore rilievo sostenuto per l’esercizio della funzione giurisdizionale. I magistrati contabili pongono soprattutto l’accento sulle risorse finanziarie. «La riduzione dei finanziamenti destinati alla giustizia — sottolineano — richiede una rigorosa valutazione sulla adeguatezza delle risorse rispetto agli obiettivi di razionalizzazione e di riforma».
Strutture e risorse sono, infatti, fondamentali per facilitare l’insediamento dei giudici aggregati, l’operatività delle sezioni stralcio e il giudice unico di primo grado. «Per quanto attiene — specifica la Corte — il passaggio del contenzioso civile dal vecchio rito ai giudici aggregati ordinari, è indispensabile un riesame dei carichi di lavoro in rapporto alla situazione determinatasi dopo l’insediamento dei nuovi giudici». Sul fronte dell’ordinamento penitenziario la Corte ha rilevato infine come «l’istituto della detenzione domiciliare, dall’essere uno strumento marginale, sia avviato a diventare un punto di riferimento del nuovo sistema di misure alternative». 
S.U.