Cassazione, debutta mercoledì la sezione specializzata in Fisco 

da Il Sole 24 ore del 28.10.99

(NOSTRO SERVIZIO)
ROMA — Prima udienza fissata per mercoledì 3 novembre per la sezione tributaria della Cassazione civile. È dunque ai nastri di partenza la nuova articolazione della Corte che affronterà tutte le controversie in cui sono contrapposti cittadino e Fisco, con la possibilità di un’opera molto più incisiva nell’interpretazione delle leggi tributarie. Al vertice della sezione ci sarà Michele Cantillo, presidente titolare, coadivato dai presidenti Vincenzo Carbone e Mario Delli Priscoli.

L’istituzione della sezione era avvenuta con un colpo d’ala impresso dall’allora primo presidente, Ferdinando Zucconi Galli Fonseca, il quale nel mese di giugno scorso, prima dello scadere del suo mandato, aveva firmato il decreto con il quale veniva istituita la sezione tributaria (si veda a questo proposito, «Il Sole 24 Ore» dello scorso 23 giugno). La nascita di una articolazione della Corte di legittimità era già contenta in una della bozze del disegno di legge governativo di riforma del contenzioso tributario (si veda «Il Sole 24 Ore» dello scorso 1° maggio), ma i giudici della Cassazione sono stati più veloci. E se solo qualche settimana fa il Ddl è arrivato in Parlamento (AS4253), la sezione tributaria è invece già pronta a partire.

La Corte si è attrezzata in questo modo a far fronte all’aumento dei ricorsi in materia fiscale destinato a diventare fisiologico con la riforma del contenzioso. Prima dell’entrata in vigore della riforma infatti tra la Cassazione e le allora commissioni di secondo grado, c’era la Commissione tributaria centrale, oggi virtualmente chiusa (sebbene ancora funzionante per smaltire un arretrato di circa 500mila ricorsi). Oggi questo passaggio non c’è più e la Corte di legittimità è chiamata a intervenire sulle decisioni delle Ct regionali (ma anche delle Corti di appello, finché queste rimarranno competenti solo per alcuni tributi).

Il carico di lavoro che la sezione dovrà affrontare, al momento non è quantificabile. Per ora si ipotizza un "ingresso" minimo di circa 5mila ricorsi per anno. Nonostante la razionalizzazione, c’è da sperare che il giudice di legittimità non resti soffocato da un arretrato non smaltibile, come è avvenuto per la Commissione tributaria centrale.

Secondo Michele Cantillo (che ha partecipato ad un Forum organizzato da Guida Normativa sulla nascita della Sezione tributaria, il cui testo sarà a breve pubblicato sulla rivista), non si tratta di una semplice riorganizzazione interna. «In tempi brevi si dovrà procedere a un monitoraggio del contenzioso arrivato davanti alla Corte, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi, attraverso un contatto con l’Avvocatura dello Stato. A quel punto sarà possibile ipotizzare alcune sentenze pilota, per impostare in modo uniforme le decisioni future della sezione».

Una delle attese maggiori rispetto alla nuova articolazione della Corte, oltre a quella di una maggiore rapidità nella risoluzione delle controversie, è infatti quella che nella nuova sezione non si verifichi un continuo contrasto di pronunce, come è accaduto di recente in materia tributaria su questioni importanti come alcuni passaggi processuali (per tutte valga l’esempio delle sentenze sui destinatari delle notifiche). 

Laici in Cassazione. Sono stati nominati dal Consiglio superiore della magistratura, i primi componenti "laici" della Corte. Si tratta degli avvocati Bruno Balletti e Giuseppe Ferraro, avvocati e docenti di diritto del lavoro a Napoli. Il terzo è Antonino Di Blasi, avvocato presso il foro di Patti. Con i nuovi arrivi viene data per la prima volta attuazione alla norma costituzionale, che prevede l’ingresso in Cassazione di giuristi non provenienti dai ranghi della magistratura.

Meno ricorsi al ministero. A proposito di razionalizzazione in materia di contenzioso, anche il ministero delle Finanze, con una circolare diffusa ieri (la n. 208/E), ha dettato regole agli uffici sui ricorsi per cassazione. Il documento spiega che d’ora in poi dovranno essere portati a conoscenza della Direzione centrale per gli affari giuridici solo le proposte di ricorso concernenti fattispecie ritenute di particolare interesse.

Antonio Criscione