L’Ordine degli avvocati di Latina
replica ai magistrati: «Il nostro non è uno sciopero di natura
mercantile»
da Il Messaggero del 28.10.99 «Restiamo perplessi al cospetto delle... perplessità che
i magistrati manifestano in ordine alla astensione dalle udienze che l’avvocatura
pontina sta praticando», scrive l’Ordine degli avvocati di Latina.
E si riferisce alla lettera del giudice Nicola Iansiti nella quale esprimeva
«perplessità e disagio per una forma di protesta estesa, per
diversi mesi, al settore penale, la quale provocherà senz’altro
l’accumulo, difficilmente governabile, dei processi penali rinviati, l’aggravamento
in sede locale di allarmanti e già diffusi fenomeni di criminalità,
la totale sfiducia dei cittadini onesti nelle istituzioni preposte alla
tutela di sicurezza e giustizia». Gli avvocati replicano: «Evidentemente
si prescinde dalle motivazioni che ci hanno indotto a deliberare l’agitazione.
Dobbiamo evidenziare: che il nostro "sciopero" non è di natura mercantile,
cioè non tendiamo a realizzare migliori posizioni economiche, anzi...;
che aspiriamo a vedere realizzate le condizioni, almeno minimali, perché
la giurisdizione venga in qualche modo esercitata nel nostro circondario;
oggi, infatti, è del tutto assente in quanto l’organico dei giudici,
già insufficiente, è largamente scoperto».
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