Nascono nuovi tribunali procedimenti più veloci 

da La Repubblica del 29.4.99

ROMA - Sì da palazzo Madama all'istituzione di nuovi tribunali metropolitani e alla revisione dei circondari di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Torino. Il provvedimento ha avuto l'assenso di tutte le forze politiche, tranne la Lega. Il disegno di legge, in tre articoli, presentato due anni fa dall'ex ministro Giovanni Maria Flick, delega il governo a emanare entro sei mesi uno o più decreti legislativi "finalizzati a decongestionare" i tribunali delle grandi città. 
In pratica il governo - avendo a disposizione 39 miliardi - dovrà decidere se istituire nuovi tribunali, oltre quelli che già esistono, e stabilire se sia necessario ridisegnare i confini delle attuali circoscrizioni attuali. Un esempio: per Milano oppure per Roma, il governo dovrà decidere se delineare una nuova geografia giudiziaria, eventualmente andando a una differente divisione delle cittadelle della giustizia che tenga conto anche dei tribunali più vicini al capoluogo. 
Secondo il ministro Guardasigilli Diliberto - che ieri era a Strasburgo, alla Corte europea dei diritti umani, per "difendere" la giustizia italiana dall'accusa di avere tempi troppo lunghi sconfinando nell'ingiustizia verso i cittadini (101 le condanne, tremila i ricorsi pendenti) - l'approvazione dei tribunali metropolitani potrebbe essere un buon segnale. L'obiettivo è quello di sbloccare, in tempo per il 2 giugno quando dovrebbe entrare in vigore la riforma del giudice unico, altri tre disegni di legge tuttora pendenti in Parlamento: la riforma del rito monocratico (cioè le nuove regole del processo penale), la depenalizzazione dei reati minori, il giudice di pace penale. Nonostante l'ottimismo di Diliberto, considerando le prossime scadenze parlamentari, è assai improbabile che i tre ddl possano essere approvati. Sarà inevitabile trovare un compromesso: il giudice unico potrebbe entrare in vigore, come unificazione tra tribunali e preture, ma lasciando invariato l'attuale sistema penale.