Gip
e gup incompatibili, 'stop' a Palazzo Madama
da Il Giornale di Sicilia del 2.7.99 ROMA. Polemiche feroci tra centrosinistra e centrodestra; quattro votazioni
andate a vuoto per mancanza del numero legale: l'incompatibilità
gip-gup, inserita nel decreto sul giudice unico, si è bloccata al
Senato. La decisione della maggioranza di fare marcia indietro rispetto
al testo della commissione, che anticipava di un anno il regime di incompatibilità,
ha provocato una dura protesta del Polo. L'emendamento presentato dalla
maggioranza, e che non si è riusciti a votare, prevedeva di escludere
dal regime di incompatibilità i procedimenti in corso. Su tutta
la vicenda aleggia il processo a Cesare Previti che, con l'anticipo dell'incompatibilità,
potrebbe saltare. Nella discussione, l'esponente dei Ds Salvatore Senese
ha parlato della presenza di 'affari sensibili' (in pratica il processo
Previti) che a suo giudizio spiegano la battaglia del Polo per l'approvazione
del principio dell'incompatibilità. Durissima è stata la
replica di Marcello Pera, di Forza Italia: 'È l'emendamento di maggioranza
-ha accusato- che cancellando l'incompatibilità rappresenta una
norma-fotografia per Cesare Previti. Ma se così stanno le cose,
il giusto processo muore oggi. Questo modo di fare rappresenta la ferita
a morte della riforma del giusto processo. E muore anche il clima delle
riforme bipartisan'. E per protesta i senatori del Polo hanno smesso di
votare facendo così mancare più volte il numero legale. 'I
Ds hanno compiuto l'ennesimo voltafaccia, rinnegando il voto già
espresso sull'incompatibilità gip-gup. Ma non sono stati neppure
in grado di assicurare il numero legale in Senato per imporre una norma
di cui molti di loro avevano già riconosciuto la manifesta incostituzionalità'
è la reazione di Silvio Berlusconi.
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