Fughe
e malagiustizia
da La Repubblica del 2.3.99
La certezza della pena, di cui si fa un gran parlare annunciando a ogni
piè sospinto soluzioni toccasana, probabilmente è destinata
a rimanere in Italia una chimera. Le ragioni? Innanzitutto il pressappochismo.
Poi l'affastellarsi della burocrazia. E infine l'incomunicabilità
tra i vari palazzi della giustizia, per cui l'uno non sa mai cosa fa l'altro.
Quasi fossimo ancora ai tempi dei piccioni viaggiatori e non nell'era dei
computer. Accade così che, puntualmente, lo Stato venga sbeffeggiato
e messo più o meno in crisi da grandi, medie e piccole fughe.
Le prime - quelle di Licio Gelli e del mafioso Pasquale Cuntrera -
creano sconvolgimenti e portano i ministri alla soglia delle dimissioni
(gli ex Napolitano e Flick ne sanno qualcosa). Le seconde - la fuga del
brigatista Marcello Ghiringhelli - vengono tamponate da una veloce cattura.
Le terze - da venerdì è alla macchia Franco Bachisio Goddi,
condannato a 30 anni, uno degli autori del sequestro Silocchi - sono destinate
a passare inosservate. Ma rappresentano uno scandaloso caso di malagiustizia.
Per Goddi, la corte di appello di Bologna dice di avere le carte a
posto. Ritiro del passaporto, obbligo di residenza e della firma. E Goddi,
in effetti, ha firmato per l'ultima volta venerdì mattina. Ma il
giorno dopo è scomparso. Nel frattempo, la sentenza di condanna
è diventata inappellabile. Ma - ahimè - anche ineseguibile.
Ma perché Goddi non era in cella dove avrebbe dovuto essere? All'inizio
di febbraio gli erano scaduti i termini della custodia cautelare. Forse
c'è stato pure un errore burocratico. Ma tant'è: le porte
del penitenziario si sono aperte lo stesso.
E allora non c'è che una soluzione: la detenzione dopo una doppia
sentenza di condanna, almeno per i reati più gravi (e non lo è
forse il sequestro di persona?). Ve lo ricordate il tanto sbandierato piano
anti-fughe varato dal governo Prodi dopo la doppia vergogna Gelli- Cuntrera?
Era il 12 giugno dell'anno scorso. Quel disegno di legge prevedeva proprio
questo, ma si è perso in qualche commissione parlamentare. Adesso
sono i Ds ad annunciare la proposta del carcere dopo due condanne (Goddi,
in primo e in secondo grado, si era preso l'ergastolo). Ma nel frattempo,
mentre la "politica" pensa, propone e dimentica, la gente continua a scappare.
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