In Tribunale scompaiono corpi di reato, il ladro aveva i sigilli 

da Il Messaggero del 30.1.99

di ITALO CARMIGNANI
PERUGIA - Quando sono andati a prendere le prove stipate dietro alla grande porta blindata al terzo piano del Tribunale, la sorpresa deve essere stata grande. Nella scatola, all’interno dell’armadio in ferro, nell’edificio più sicuro della città, mancava qualcosa che era stato già rubato e per il quale si stavano processando i presunti autori. Si chiamano corpi di reato, oppure prove del processo, e ne sono scomparsi sei, almeno secondo quanto accertato finora. All’interno di sei scatole incartate come pacchi dono con i sigili in ceralacca, invece di gioielli e bracciali pronti a diventare capi d’accusa c’era solo della polvere. E nessuno, tranne il ladro, sa quanto sia vecchia. Perché nessuno sa da quanto tempo sia sparito il contenuto delle scatolette. 
La storia delle prove scomparse è di qualche giorno fa, ma è distinata a fare rumore per lungo tempo. All’inizio ne mancavano solo tre, poi è stata fatta un prima verifica in alcune scatole e si è scoperto che altre quattro erano vuote. Ad essere scomparsi sono soprattutto oggetti in oro e argento, ma la verifica è solo all’inizio e c’è tutta la parte degli stupefacenti sequestrati da controllare. Si occupano delle indagini la polizia e i carabinieri, perché il dubbio è feroce: nessuno sa non solo da quanto tempo siano scomparsi i corpi di reato. ma neanche quando, al momento della consegna al Tribunale o prima? E ancora: le scatole contenenti le prove sono centinaia, quante sono quelle vuote? Ultimo dubbio: perché gli addetti se ne sono accorti soltanto ora? Il ladro ha riconfezionato i pacchetti rimettendo la ceralacca? Il Tribunale di Perugia non è nuovo al problema. Qualche anno fa ci fu un’altra inchiesta che si concluse con la condanna di quanti avrebbero dovuto vigilare davanti alla Corte dei Conti. Ora si riparte con il rischio che i processi saltino per mancanza di prove.