| Tribunali
in affanno sulle istanze
da Il Sole 24 ore del 30.6.99
ROMA — Nessun bollo è dovuto per le istanze di proroga degli
sfratti. Lo prevede una circolare del ministero di Grazia e giustizia che
risolve così un problema che nei scorsi giorni ha creato difficoltà
nei tribunali italiani, che in base alla riforma degli affitti (legge 431/98)
hanno la competenza delle procedure per il rilascio degli immobili.
«È stata sconfitta la burocrazia — afferma Luigi Pallotta,
segretario generale del Sunia — ora le famiglie sfrattate potranno presentare
l’istanza senza pagare i bolli e risparmiando il 50% delle spese di avvocato
per chi sceglierà di farsi assistere legalmente». Tuttavia,
secondo il segretario del Sicet, Ferruccio Rossini, «la situazione
difficile conferma la necessità di una proroga, come da noi richiesta,
di almeno due mesi».
Per il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, «di fronte
alla grande emergenza sfratti, il ministero di Grazia e giustizia si è
lasciato cogliere impreparato. La cancellazione dei bolli doveva essere
disposta molto tempo prima di oggi».
L’eliminazione dei bolli era stata prevista nel collegato alla Finanziaria
’99, ma alcune cancellerie, applicando in modo restrittivo la norma, avevano
esentato dai bolli ricorsi relativi solo a canoni inferiori a 50mila lire.
Una soglia prevista nella legge del ’78 a cui faceva riferimento il collegato
fiscale che ha fissato l’esenzione.
I dubbi sui bolli hanno portato il caos nei tribunali, nelle prime
giornate di presentazione delle richieste di proroga. Le situazioni più
difficili si sono registrate a Venezia, Roma, Trieste, Napoli e Genova,
dove in molti si sono presentati per depositare le istanze. A Cagliari
il tribunale, alle prese con le elezioni amministrative, non accettava
le istanze di deposito in cancelleria.
Differenze da città a città anche per le richieste di
pagamento del bollo. In alcune città si pagavano 250mila lire, e
comunque in tutte le cancellerie venivano richieste le 100mila lire di
bollo per la notifica al proprietario, che deve avvenire entro cinque giorni.
Ma secondo Massimo Pasquini della segreteria nazionale dell’Unione
Inquilini i problemi non sono finiti: per questo «rivolgiamo un ulteriore
appello a tutti gli sfrattati affinché depositino presso i tribunali
le richieste di proroghe, perché in mancanza della rifissazione
della data di esecuzione dello sfratto questo sarà eseguito in poche
settimane creando un aggravamento della situazione abitativa in particolare
delle grandi aree».
M.Lib.
|