Aspiranti avvocati all’offensiva con ricorsi e appelli a Diliberto 

da Il Sole 24 ore del 30.6.99

MILANO — Non cessa la protesta dei praticanti avvocati di Milano, che mettono sotto accusa la selezione adottata per gli scritti svoltisi a fine ’98, con solo 411 ammessi su più di 2.100 partecipanti (si veda «Il Sole-24 Ore» del 22 giiugno). La bocciatura dell’80% dei candidati ha portato ieri all’organizzazione di un corteo, all’interno del Palazzo di Giustizia.
È seguita un’assemblea, svoltasi nell’aula magna, nel corso della quale i giovani legali hanno deciso all’unanimità di chiedere al ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, un’ispezione presso la commissione esaminatrice, per accertare se le prove si siano svolte in modo corretto e per verificare eventuali illeciti da parte dei commissari. È stato inoltre deciso di ricorrere al Tar per ottenere l’annullamento delle prove, con ricorrezione degli elaborati scritti, e anche di proporre ricorso alla corte europea dei Diritti dell’Uomo.
Durissimi i toni di un comunicato diffuso al termine della manifestazione. Secondo i praticanti «la falcidia sarebbe stata organizzata e preordinata a fini corporativistici, per limitare la concorrenza e scoraggiare l’accesso al praticantato e quindi alla professione forense». 
«Così facendo — si legge nel documento — si sarebbe introdotto illecitamente un numero chiuso sostanziale nell’accesso all’Albo».