| Giusto
processo, c'è l'intesa Riforma al voto entro luglio
da Il Giornale di Sicilia del 30.6.99 ROMA. La riforma del giusto processo dovrebbe essere approvata dalla
Camera entro il mese di luglio. È questo il risultato della riunione
di maggioranza sulle riforme, svoltasi ieri mattina a Montecitorio alla
presenza del ministro per le Riforme Antonio Maccanico. Sempre a luglio,
è l'orientamento della maggioranza, dovrebbe essere esaminata dall'aula
anche la nuova legge costituzionale che introduce l'elezione diretta dei
presidenti delle regioni; slittamento in vista, invece, per il federalismo:
i partecipanti alla riunione hanno convenuto che il tema non sembra ancora
maturo per il sì dell'aula di Montecitorio entro il mese di luglio.
'Mentre sul giusto processo e sull'elezione diretta dei presidenti delle
regioni - ha detto il capogruppo del Ppi alla Camera, Antonello Soro -
c'è un impegno comune ad approvare i provvedimenti prima della pausa
estiva, sul federalismo ci sono ancora alcune cose da verificare, per cui
molto probabilmente slitterà in avanti'. Lo slittamento dell'approvazione
del 'giusto processo' aveva provocato nei giorni scorsi la durissima reazione
del Polo e la proclamazione di uno sciopero di 24 giorni da parte dei penalisti.
L'ex presidente dell'Unione Camere penali, oggi parlamentare di Forza Italia
e relatore (dimissionario) della riforma, Gaetano Pecorella, ha accolto
con scetticismo l'intenzione della maggioranza di approvare entro luglio
alla Camera la riforma costituzionale. 'Non credo proprio alla volontà
di approvare il 'giusto processo' - dice l'esponente di Forza Italia, dimessosi
per protesta la scorsa settimana dall'incarico di relatore del disegno
di legge di riforma alla Camera - È un impegno del tutto di fantasia.
Siamo alla farsa'. 'Se ci fosse stata la volontà di approvare il
'giusto processo', non ci sarebbe stato alcun motivo per toglierlo dal
calendario. Quella di adesso - sostiene Pecorella - credo sia solo una
mossa per attenuare la protesta, sia da parte dell'avvocatura che da parte
di Fi. D'altra parte, proprio per rendere più efficace la nostra
protesta, ho rinunciato alla battaglia della mia vita...'. Che i tempi
per l'approvazione del 'giusto processo' non siano brevi lo conferma, secondo
Pecorella, anche la scelta del nuovo relatore, il diessino Antonio Soda.
'Il fatto di aver assegnato l'incarico a lui, che è relatore anche
sul federalismo, significa - spiega il responsabile Giustizia di Fi - voler
far marciare assieme questi due provvedimenti. Ma il federalismo cambia
la forma dello Stato, il testo base deve ancor essere definito in commissione:
i tempi di approvazione della riforma quindi sono infiniti. Mentre il 'giusto
processo' è una riforma urgentissima e, se non ne fosse stata rinviata
la discussione, poteva essere approvata in due sedute, entro il 15 luglio'.
Pure Enrico La Loggia, capogruppo al Senato di Forza Italia reagisce con
una certa diffidenza alle aperture della maggioranza su giusto processo
e elezione diretta dei presidenti delle regioni. 'Troppi sono stati i passi
falsi seri e gravi finora da parte del centrosinistra', ha infatti affermato
il presidente dei senatori azzurri che ora vuole verificare le 'reali intenzioni'
della maggioranza. Premesso che Forza Italia non intende far cadere l'appello
di Ciampi sulle riforme, che anzi viene tenuto nella 'più grande
sonsiderazione', La Loggia ha detto che 'dalla maggioranza sono giunti
soprattutto nelle ultime settimane tutti segnali negativi'. Anche An è
scettica. La protesta degli avvocati 'è sacrosanta' e il Governo
'deve intervenire per sollecitare la Camera dei deputati a prendere in
esame sul serio al più presto le norme sul 'giusto processo''. Ad
affermarlo, con una interpellanza urgente al ministro della giustizia Diliberto,
è stato il deputato di An Sergio Cola. L'interpellanza è
firmata anche dal presidente del Gruppo An alla Camera Gustavo Selva. A
tutti ha replicato il Guardasigilli. 'La riforma non slitterà, contiamo
di farla entro luglio. Il governo si è dimostrato molto attento
e ha con le Camere penali un eccellente rapporto'. Così ha risposto
ai giornalisti il minitro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto, a Napoli,
alla festa del Corpo di Polizia Penitenziaria al carcere di Secondigliano,
che gli chiedevano se lo sciopero di 24 giorni sul giusto processo mirasse
a far anticipare la riforma. 'Credo - ha aggiunto - che la conferenza dei
capigruppo che stabilisce il calendario alla Camera dei Deputati possa
rispettare l'impegno di varare il provvedimento sul giusto processo entro
luglio'. Re. Pol.
|