Toghe sporche, rinvio a novembre

da La Repubblica del 30.6.98l

MILANO (l.f.) - Siccome l’importante è non farsi intimidire, Cesare Previti arriva all’appuntamento col pool sorretto da uno stuolo di avvocati guidati da Michele Saponara (onorevole di Forza Italia) e Grazia Volo.
Il giudice preliminare Alessandro Rossato deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pool Mani Pulite contro i presunti responsabili della corruzione per conto della Fininvest di alcuni giudici romani. Dei cinque imputati, l’ unico presente è Previti. Non c’è Silvio Berlusconi; non ci sono Attilio Pacifico, né Renato Squillante. Ma la presenza di Previti basta a movimentare la giornata con la richiesta dell’imputato di rinviare tutto al 2006, il tempo necessario per leggere i 182mila fogli depositati. E l’ex- ministro della Difesa si sfoga con i giornalisti: “Questo è il processo Ariosto. C’è questa donna che racconta fregnacce sul mio conto. Ma a differenza di me che, come avvocati ho dei professioniti, lei è difesa dalla dottoressa Boccassini e dal dottor Colombo”.  Come si possano conciliare i diritti della difesa con i tempi della giustizia (visto che nel 2006 i reati sarebbero tutti prescritti) è un nodo che dovrà sciogliere il giudice Rossato.  Ma per ora a toglierlo dall’imbarazzo arriva la Procura, nelle persone di Ilda Boccassini e Gherardo Colombo, che chiedono anche loro un rinvio, ma decisamente più breve: il tempo necessario per notificare la citazione in giudizio alla Fininvest che, in via teorica, potrebbe decidere di costituirsi parte civile contro Berlusconi che è imputato anche di falso in bilancio. Si tratta, insomma, di non ripetere l’inciampo procedurale che ha mandato all’aria metà di un’altro processo al Cavaliere. Il giudice Rossato accoglie la richiesta e rinvia tutti al prossimo 5 novembre. Fuori dall’aula, Previti brontola con i cronisti per lo spazio dato alle lamentele di Susanna Agnelli, anche lei trovatasi in prima pagina come indagata in un processo: “Ora vi siete indignati per ciò che è accaduto all’Agnelli. Va benissimo. Ma perché non vi indignate per quello che da anni sta accadendo a me?”.