Davigo nega la frase della polemica

da La Repubblica del 30.6.98

MILANO - “Non ho mai detto che nel novembre del ‘94 Berlusconi era già stato condannato”. Il sostituto procuratore di Milano Piercamillo Davigo smentisce l’intervista ad America Oggi. La frase “incriminata”, anticipata dal quotidiano degli italiani Usa, si riferiva all’avviso di garanzia recapitato all’allora presidente del Consiglio in occasione della Conferenza mondiale sulla criminalità a Napoli.
“Berlusconi”, avrebbe detto Davigo secondo il giornale, “era già stato condannato per falso in bilancio dal tribunale di Milano e sottoposto a procedimenti penali molto gravi in alcuni dei quali le prove sono molto consistenti. Le chiedo: una persona in quelle condizioni deve esporsi a presiedere una conferenza internazionale?”. “Non sotto il profilo della legalità”, ha puntualizzato ieri Davigo, “ma sotto quello dell’ opportunità, Berlusconi sapeva di essere oggetto di indagini, e pertanto avrebbe potuto astenersi dal presiedere quell’assise. Questo è stato il mio pensiero”. America Oggi ammette che le parole pronunciate da Davigo sono diverse da quelle pubblicate, anche se minimizza: “La sola differenza è che Davigo mette tutto al presente”. Il pm parla infatti di Berlusconi che “è già stato condannato”, e non che “era già stato condannato” al momento della Conferenza di Napoli.  E dopo la richiesta di Berlusconi di trasferire i suoi processi, interviene la presidente dell’Anm, Elena Paciotti. “Non vedo il nesso”, afferma, “fra le dichiarazioni di un pm e il trasferimento di un processo, che viene deciso dai giudici”.