Pretura, udienze bloccate fino a gennaio 

da Il Messaggero del 30.6.99

di ROSANNA SANTORO
Ritardi si sommano a ritardi per chi combatte con la giustizia a Roma. Il presidente del Tribunale, Luigi Scotti, ha infatti deciso il blocco di tutte le udienze dibattimantali per i reati di competenza del pretore, ad eccezione che per gli omicidi colposi e l’usura, in attesa dell’istituzione del giudice unico in campo penale, fissata per il 2 gennaio del 2000. La decisione di Scotti è stata autorizzata dal Consiglio superiore della magistratura. Ma ha scatenato le ire di un avvocato romano, Fabio De Jorio, che l’altro ieri ha inviato un esposto alle massime autorità dello Stato e allo stesso Csm, «affinché prendano provvedimenti» contro «questa gravissima forma di interruzione della giustizia». E il legale si è rivolto anche alla procura della Repubblica di Perugia, affinché verifichi «se possano essere ravvisate ipotesi penalmente rilevanti», insomma se sia stato commesso un reato. Mentre il senatore della Lega, Mario Borghezio, chiede con un’interpellanza al Guardasigilli l’intervento degli ispettori ministeriali alla pretura di Roma.
A seguito della decisione di Scotti, tutte le citazioni a giudizio fatte dai pubblici ministeri della pretura di Roma saranno congelate, fino a quando non verrà appunto fissata l’udienza del dibattimento, comunque non prima del gennaio del 2000. E De Jorio - parte lesa in un procedimento di truffa aggravata contro i proprietari di una clinica - teme che molti processi, tra i quali il suo, siano così destinati alla prescrizione. «Inoltre - scrive l’avvocato - pur essendo conclusa la fase delle indagini preliminari, alle parti non è consentito l’esame degli atti processuali», in quanto prima dell’udienza sono ancora sottoposti al «vincolo del segreto». 
Dal canto suo, il presidente del Tribunale spiega: «Avevamo fissato le udienze al 2002. A gennaio dovremo fare un rimpasto generale, tanti collegi si trasformeranno in giudici monocratici, e alla fine avremo più presidi giudiziari. Quindi mi sono chiesto se valesse la pena di fissare udienze che poi non sarebbero state osservate, dato il carico eccezionale di lavoro cui siamo sottoposti, con tutte le caselle occupate». Scotti osserva poi che il blocco temporaneo delle udienze presenta anche dei vantaggi: «Se una truffa è fissata per il 2001, con il giudice unico si potrà anticipare. Certo, si potrebbe obiettare che è mio dovere comunque fissare le udienze, ma ho preso questa decisione per il buon andamento dell’amministrazione della giustizia».
E il relatore del provvedimento sul giudice unico, Pietro Carotti, del Ppi, giustifica la scelta di Scotti: «E’ nel potere dei presidenti di Tribunale disciplinare i ruoli delle udienze. Evidentemente Scotti ha tenuto conto dello slittamento della parte penale del giudice unico al 2 gennaio 2000».